L’insidiosissima tappa che si chiude con la saluta al Monte Zoncolan si conclude con la vittoria di Vincenzo Fortunato che arriva da solo al traguardo; Bernal confermato in maglia rosa
Splendida vittoria di Vincenzo Fortunato, la prima da professionista, che concretizza una lunghissima fuga staccando a due chilometri dall’arrivo il compagno di fuga Jan Tratnik. Una vittoria d’altri tempi che Bernal sfrutta per aumentare il suo vantaggio in classifica generale.
Il senso della tappa si concentra tutto sulla salita verso il Monte Zoncolan: 14 km di ascesa con una media dell’8.5% e qualche punta del 27%.
In precedenza la tappa vive su ritmi altissimi e una lunga serie di scatti e minifughe interlocutorie: lo scatto più credibile è quello che isola una dozzina di ciclisti che ha in George Bennett quello messo meglio in classifica. Il gruppo reagisce con un certo nervosismo tentando di alzare il ritmo: ma la fuga regge fino al traguardo volante di Castello di Caneva, vinto da Mollema che poi replica sul GPM del Monte Rest.
Quando la salita comincia a farsi seria Jan Tratnik tenta l’azione solitaria con il gruppo della maglia rosa in ritardo di cinque minuti. I fuggitivi a poco a poco si sfilacciano. L’unico che resiste con Tratnik è Fortunato, protagonista di una gara straordinaria: gli ultimi chilometri sono durissimi, salita paurosa, fatica e nebbia con il gruppo che comincia a tirare sul serio. A due chilometri dall’arrivo Lorenzo Fortunato si sgancia per arrivare da solo: un’azione di straordinaria determinazione lungo una salita infinita. Secondo Tratnik. Poi un ottimo Covi e subito alle spalle del podio, il solito Bernal che acquisisce altro vantaggio in classifica generale seguito da Yates, Bennett e Vlasov.
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Con la sua azione sull’ultimo straoppo dello Zoncolan Egan Bernal dà un altro scossone alla classifica generale guadagnando su tutti i suoi diretti avversari. Ora il colombiano della Ineos Grenadieres ha 1.33” di vantaggio su Yates e 1.51” su Caruso. Il russo Vlasov scivola al quarto posto a 1.57″.
Immutate le classifiche della maglia a ciclamino, sempre sulle spalle di Sagan e quella della maglia blu, confermata a Bouchard.
Dopo le fatiche dello Zoncolan, la 15esima tappa propone un’altra tappa interlocutoria, da Grado a Gorizia, 147 km senza particolari difficoltà: si parte alle 13.15 con tre strappetti da GPM tutti in programma a Gornje Cerovo, in un breve circuito da ripetere tre volte al di là del confine sloveno (224), prima di un transito da Nova Gorica e dell’arrivo a Gorizia, in piazza della Vittoria. Insidiosa una salita molto dura di un chilometro circa prima del lungo rettilineo finale, dedicato ai velocisti immediatamente preceduto da un breve tratto lastricato in pavé.
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