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MotoGP, Valentino Rossi nei guai: arriva un secco no

MotoGP, Valentino Rossi nei guai: arriva un secco no e il, progetto per il futurp subisce un rallentamento. Cosa manca per l’annuncio?

Valentino Rossi (Getty Images)

Valentino Rossi di nuovo con Ducati? Fino a qualche giorno fa l’affare sembrava sul punto di concludersi in maniera positiva, per un progetto importante con il debutto dell’Aramco Team VR46 nel Motomondiale dal 2022.

In realtà l’accordio ancora molto lontano perché sono spuntati problemi importanti da risolvere. A confermarlo è Davide Tardozzi, il team manager Ducati nel Motomondiale che ne ha parlato al podcast ufficiale de ‘La Gazzetta dello Sport’. Uno dei dubbi maggiori è legato al numero delle Ducati Desmosedici ufficiali in pista nella prossima stagione.

A Borgo Panigale ne basterebbero quattro e quindi se proprio dovesse andare bene, all’Aramco VR46 arriverebbero solo una moto ufficiale mentre l’altra sarebbe satellite. In più alla Casa emiliana piace tantissimi Enea Bastianini e non vorrebbero mollarlo ad un’altra squadra.

Enea Bastianini (Getty Images)

In ogni caso Tardozzi tiene la porta aperta ad ogni sviluppo ma “mancano molti dettagli e so che altre Case stanno facendo le loro offerte. Non c’è nulla di firmato, però ci sono discussioni in corso con VR46 e Gresini Racing, Inoltre entrambe hanno dialoghi con altri costruttori”.

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MotoGP, Valentino Rossi costretto a lottare contro la Ducati anche in pista: il 2021 può essere l’anno del titolo

L’attenzione di Ducati mai come adesso è concentrata sul Mondiale, perché questa può essere la stagione buona per il titolo Piloti e lo hanno dimostrato le due doppiette a Jerez e Le Mans. Tardozzi sottolinea il clima bellissimo instaurato da Pecco Bagnaia e Jack Miller nel box, avversari in pista ma alleati per il loro marchio.

E ricorda che “l’anno scorso ci hanno massacrato quando abbiamo deciso di chiudere con Dovizioso e Petrucci, la decisione è stata difficile per noi. Ma da quando è arrivato Gigi Dall’Igna ha avuto una serie di intuizioni che hanno fatto il corso della MotoGP, sia sulla moto che fuori dalla moto”.

(Getty Images)

In più c’è il team satellite Pramac che sicuramente rinnoverà il suo rapporto coin la Casa madre anche perché già lavorano lì diversi tecnici Ducati e i piloti hanno un contratto con Ducati.

Federico Danesi

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