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Formula 1, Lewis Hamilton come Valentino Rossi: il progetto

Formula 1, Lewis Hamilton ha deciso cosa farà in futuro: il grande progetto è simile a quello di Valentino Rossi nel Motomondiale

(Getty Images)

Lo ha fatto capire molte volte negli ultimo tempi, ma è sempre bene ricordarlo. Lewis Hamilton non vive solo di Formula 1, anche se in pista mette una determinazione feroce. Ma a 36 anni anche lui sta cominciando a ragionare sul futuro. Quello immediato sarà ancora con la Mercedes, molto probabilmente con un biennale che firmerà in estate. A più lunga scadenza però il campione del mondo ha un grande progetto in testa che ha cominciato ad illustrare al quotidiano sportivo ‘As’.

La sua è stata una storia di volontà e di riscatto. Famiglia con pochi mezzi economici, suo padre che ha fatto tre mestieri insieme per permettergli di arrivare alla Formula 1, poi ampiamente ripagati. Lewis sa cosa vuole dire e quindi vuole mettere in piedi un progetto concreto per i piloti del futuro.

Oggi ad altissimi livelli ci sono quelli come Verstappen, Sainz e Schumacher che arrivano da generazioni di piloti. Oppure altri come Mazepin, Stroll e Latifi che hanno famiglie ricchissime e sponsor generosi che li appoggiano anche se i loro mezzi tecnici sono limitati. E allora che fare per scoprire talenti veri? Lui parte da una considerazione: “Viviamo in un’epoca in cui questo è diventato un club per ragazzini miliardari. Se dovessi ripartire da una famiglia operaia, sarebbe impossibile per me essere qui oggi. Perché gli altri ragazzi avrebbero molti più soldi”.

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Formula 1, Lewis Hamilton lavorerà per i talenti del futuro: la sua decisione è chiara

Lewis Hamilton (Getty Images)

Ecco perché la sua idea è quella di lavorare insieme a chi gestisce la Formula 1 per dare una mano concreta ai piloti del futuro che hanno talento ma non mezzi economici. Non chiarisce se nel progetto c’è quello di mettere su una scuderia con il suo nome o almeno il suo volto, ma ci sta lavorando.

“Per me vincere l’ottavo titolo non cambierebbe molto. So già chi sono, da dove vengo e di cosa sono capace. E comunque i numeri non sono quello che mi preoccupa di più, mi preoccupo di quello che sono. Lo sport è la mia vita, è il mio lavoro. Voglio aiutare le persone, istruirmi e incoraggiare tutti intorno a me”. E assicura di voler parlare con chi gestisce oggi il Circus e vedere come poter ottimizzare risorse in questa prospettiva.

Valentino Rossi (Getty Images)

La sua volontà è quella di passare alla storia non solo per i risultati sportivi. Vorrebbe essere ricordato per aver aiutato altri esseri umani, perché nulla può farti sentire meglio come aver aiutato qualcuno a realizzare i suoi sogni. “Ho ottenuto molte cose, ma ora tutta la mia concentrazione va verso l’aiuto agli altri”.

Federico Danesi

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