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Futuro Buffon, ipotesi clamorosa: da non credere!

Futuro Buffon, ipotesi clamorosa e affascinante: se dovesse smettere subito, pronto un posto nello staff di Roberto Mancini

Futuro Buffon, a 43 anni potrebbe smettere (Getty Images)

Ha dimostrato con i fatti di non sentirsi ancora un pensionato del calcio, ma per Gigi Buffon si sta avvicinando il tempo delle decisioni. Una in realtà l’ha già presa comunicando alla Juventus che la sua seconda avventura in bianconero sta per finire anche se lui ha ancora molto da dare.

Poi comincerà a guardarsi in giuro, con una serie di ipotesi molto affascinante che vanno dal Milan all’Atalanta, perché comunque ha fatto capire di non avere nessuna tentazione all’estero. Ma c’è un’ipotesi clamorosa e affascinante che sta montando nelle ultime ore e sarebbe perfetta per lui.

L’indiscrezione l’ha lanciata l’ex direttore generale della Federcalcio, Antonello Valentini, via social ed è stata ripresa oggi da alcuni quotidiani, come ‘Tuttosport’. Per Buffon sarebbe già pronto un ruolo come nuovo team manager dell’Italia di Roberto Mancini prendendo il posto di Lele Oriali.


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Futuro Buffon, ipotesi clamorosa: il numero uno vuole chiudere in bellezza con la Coppa Italia

Nell’immediato di Gigi Buffon però c’è un altro impegno, Domani sera, 19 maggio, giocherà lui titolare nella finale di Coppa Italia contro l’Atalanta al Mapei Stadium di Reggio Emilia. In fondo è stato così per tutta la manifestazione, ma soprattutto i numeri dicono che con lui in campo la Juventus non ha mai perso: tredici partite tra campionato, Coppa Italia e Champions League da imbattuto.

(Getty Images)

In più c’è un record personale da stabilire. Fino ad oggi infatti il portierone ha vinto 5 volte la Coppa Italia, quattro con la maglia bianconera e una con il Parma nella prima fase della carriera. Quindi ha la possibilità di eguagliare il ct azzurro, Roberto Mancini.
fermo a 6 vittorie da giocatore (4 con la Sampdoria e 2 con la Lazio). Eguagliarlo adesso e poi andare a lavorare con lui: una prospettiva allettante.

Federico Danesi

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