Tra le tante notizie curiose che il mondo del calcio continua a offrire spicca quella in arrivo dalla Cina dove un ricco uomo d’affari che ha comprato un club di Serie B per fare giocare il figlio, alle prese con problemi di peso
La notizia è stata verificata, è reale ed è divertente se la si inquadra tutta nella sua completezza. Riguardasse una squadra professionistica del campionato cinese, il Zibo Cuju football club.
Il club non se la passa benissimo, né da un punto di vista tecnico che economico. Tant’è che qualche mese fa la società, indebitata e alle prese con una crisi di risultati molto pesante dopo la promozione in League One, è passata a un nuovo proprietario. Un ricco imprenditore nel settore delle costruzioni e delle forniture elettriche ha rilevato il club affidandone la presidenza al figlio, il 35enne He Shinhua.
Il Zibo Cuju FC gioca in quella che è la serie B cinese e ha sede a Zibo, città interna nella provincia dello Shandong fuori dai grandi eventi sportivi nonostante uno stadio da 45mila posti. E qui gioca il Cuju, il cui termine nel dialetto locale significa calcio. Secondo gli annali a cuju qui si giocava fin dal terzo secolo AC: ne riportano notizia gli annali della dinastia Han descrivendo il cuju, il gioco della palla con i piedi, come un passatempo dei soldati.
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In fondo si tratta di passatempo anche per He Shinhua che, essendo figlio dell’uomo che paga i conti del club e lo stipendio ai 32 tesserati, tra i quali l’internazionale albanese Albi Alla e il portoghese João Silva, ha ritenuto giusto fare qualche allenamento con i suoi giocatori per rimettersi in forma.
He ha un po’ di problemi con l’alimentazione: pesa 126 chili. Il padre l’ha presa sul serio: lo ha fatto tesserare dandogli la maglia numero #10 e chiedendo al tecnico di farlo giocare. Il figlio, in realtà, la tocca più piano. Va ad allenarsi, viaggia con la squadra, si occupa della gestione e in qualche occasione è andato in panchina.
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In occasione della partita interna con il Sichuan Juniu, quando il risultato era ancora fermo sullo 0-0 e mancavano pochi secondi al 90’, He Shinhua ha vissuto il suo momento di gloria: ha chiesto e ottenuto dal tecnico Hongyi Huang il permesso di entrare in campo sostituendo Nan Yunqi e facendo il suo ingresso in campo con la maglia #10. Un solo pallone toccato, quando è andato a battere un calcio d’angolo a tempo scaduto.
La squadra, ultima in classifica con 5 soli punti e destinata a tornare tra i semiprofessionisti l o ha applaudito incassando un punticino. He è tornato in panchina anche con il Leopard, senza giocare. Ma non ha alcuna intenzione di tornare in campo sul serio… “Ringrazio i miei ragazzi e il tecnico per la disponibilità – ha detto – porterò questo ricordo indimenticabile nel cuore come una grande motivazione per sempre”. E con l’occasione ha promesso di dimagrire.
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