A sette mesi di distanza dall’ultimo evento ufficiale della scorsa stagione, a ottobre in Portogallo, la Superbike torna finalmente in pista con Jonathan Rea ancora una volta pilota da battere
Torna la Superbike. Tredici eventi in calendario, un ritorno alla normalità dopo le otto gare dello scorso anno e un calendario limitatissimo a causa della pandemia che aveva portato alla cancellazione di ben sette gare.
C’è grande attesa per la stagione di Superbike che ancora una volta, come da sei anni a questa parte, è terreno di conquista per Jonathan Rea e la Kawasaki Ninja: sei titoli mondiali consecutivi per il nordirlandese, senza rivali anche nel corso della stagione 2020. Rea ha immediatamente zittito le voci che lo volevano prossimo al ritiro o destinato addirittura alla MotoGP. Una lunga vacanza, pochi test con la nuova Ninja ZX-10RR e Rea è di nuovo l’uomo da battere, l’unico avversario per tutti.
Il calendario parte dal GP di Spagna sul circuito di Aragon poi Portogallo, Misano – che torna in calendario dopo la cancellazione dello scorso anno – Donington per poi chiudere in Indonesia il 13 novembre. Un solo appuntamento in Italia per ora. Ma il calendario potrebbe anche cambiare anche se la sensazione finalmente è che la morsa della pandemia stia a poco a poco allentandosi.
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Già detto di Jonathan Rea, riconfermato con il suo compagno di scuderia Lowes. La Honda ufficiale schiera Bautista e Haslam, la Ducati si rinnova con la riconferma di Scott Redding cui si affianca Michael Ruben Rinaldi, reduce da una stagione eccellente, mentre la Yamaha riconferma il turco Razgatlioglu affidando la sua seconda moto ufficiale ad Andrea Locatelli.
Sedici le scuderie al via: con Kawasaki, Yamaha, Honda, Ducati e BMW che mette in pista la M1000RR di Van der Mark e Sykes e le due ‘private’ di Laverty e Folger.
Dalla MotoGP arriva Tito Rabat, che avrà a disposizione la Ducati Panigale della scuderia Barni. Gli altri due azzurri saranno Axel Bassani (Motocorsa Racing) e Samuele Cavalieri (Outdo Kawasaki TPR).
Qualche variazione nel formato: tre le sessioni di prove libere del venerdì. Sabato si corre la Superpole Race, che non assegnerà più punti per la classifica ma definisce lo schieramento di Gara #1. Domenica mattina ecco la Sprint Race (12 punti a chi vince, 9 al secondo, 7 al terzo e poi a scalare fino al settimo posto) che definirà la griglia per la Gara #2. Ogni gara, un massimo di 40’ per una percorrenza media di 100 km, assegna 25 punti a chi vince, 20 al secondo e via a scalare fino al 15esimo posto.
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