Tappa interlocutoria al Giro d’Italia prima di una giornata di riposo e di altre salite: la classifica generale rimane sostanzialmente immutata
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Arrivo in volata a Foligno, dopo la tappa più breve (139 km) e più veloce in assoluto, poco più di tre ore di gara: vince Peter Sagan con una volata tecnicamente perfetta e innescata in modo eccellente dagli uomini della Bora Hansgrohe.
Nella corsa che ha perso anche Mohoric, finito in ospedale con una commozione cerebrale dopo la brutta caduta di ieri, i ciclisti si rilassano e cercano di evitare altri danni. Al traguardo di Santa Rufina, primo sprint di giornata Rivi brucia Marengo e Pellaud. Poi, senza stress e con un gruppo di testa che era partito con una ventina di corridori, arriva anche la salita verso il Valico della Somma: Aleotti passa per primo mentre Nizzolo, già maglia blu e Tim Merlier, partito con la maglia ciclamino sulle spalle, vanno in affanno. Ritmo molto alto. Il secondo traguardo volante vede i leader manifestanti: Narvaez bruca Evenepoel, marcato strettissimo da Bernal che per un solo secondo dal suo inseguitore più pericoloso.
La volata viene preparata con molta cura in una lunghissima strategia. Arrivo tra strettoie e curve con la volata lanciata da Consonni che Sagan interpreta in tempi e modi perfetti, un gran lavoro di squadra della Bora Hansgrohe per il ciclista slovacco che conquista il suo secondo successo al Giro d’Italia, 18esimo successo nelle frazioni dei grandi giri. Secondo un Gaviria molto brillante, terzo Cimolai.
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La classifica della maglia rosa rimane sostanzialmente immutata. Anche se viene ufficializzata dopo una lunga analisi delle immagini a causa di una caduta nella volata finale. Bernal che conserva la leadership, ma perde un secondo da Evenepoel, a 14”, nel gioco degli abbuoni. Ciccone terzo a 37” e l’ex maglia rosa Valter a 44”. Splendida la volata per l’abbuono di Campitello sul Clitumno caratterizzata da un testa a testa meraviglioso tra Evenepoel e Bernal per un solo misero secondo di abbuono…
Sagan si prende anche la maglia ciclamino. Bouchard, nonostante qualche problemino meccanico, conserva la maglia azzurra che offriva solo pochi punti.
Martedì prima giornata di riposo per il Giro d’Italia. Si torna in sella mercoledì per l’undicesima tappa la Perugia-Montalcino, 162 km, con un paio di strappi interessanti: due i traguardi volanti a Castiglkion del Bosco e Castelnuovo dell’Abate; due i Gran Premi della Montagna, entrambi sul Passo del Lime spento, quota 600, in un circuito conclusivo che poi condurrà i ciclisti a Montalcino con un altro arrivo su uno strappo in salita con punte del 12% molto insidioso.
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