Una azione fantastica del colombiano Bernal nel momento più duro della decima tappa vale la vittoria sul traguardo di Campo Felice al Giro d’Italia
Un arrivo d’altri tempi, tra polvere e pioggia su un micidiale traguardo al termine di una salita durissima. Vince il colombiano Bernal protagonista di uno scatto micidiale e di uno splendido testa a testa beffando sul finale Geoffrey Bouchard, fino a quel momento in fuga solitaria e l’olandese Bouwman , che lo aveva affiancato. Un traguardo che vale tappa, prima vittoria al Giro d’Italia, e maglia rosa.
La nona tappa del Giro d’Italia
Tappa molto veloce e vivace con tanti strappi che hanno fatto selezione costringendo il gruppo della maglia rosa Attila Valter a seguire le numerose lepri che si sono alternate alla guida della corsa. É un tracciato imprevedibile considerando le ascese, le rischiosissime discese, un vento fastidioso e una pioggerellina pericolosa: senza considerare un tratto conclusivo con pendenze fino al 14% con 1.6 km di sterrato.
Dopo il primo GP di Passo Godi, vinto da Gino Mader, parte la fuga più importante che vede una ventina corridori fare l’andatura. Il grande protagonista è Geoffrey Bouchard, che si trascina dietro Simon Carr prendendosi i punti GPM sia a Forca Caruso che a Ovindoli per poi isolarsi sulla salita verso Rocca di Cambio. Tra gli inseguitori Koen Bowman è sicuramente il più deciso: l’olandese lascia gli inseguitori a 5 km dall’arrivo e attacca all’inizio dell’ultima salita su un terriccio insidioso, tra pendenze al limite e tornanti micidiali. Ma l’azione più dirpompente è quella di Bernal che sollecitato da Ciccone Moscon che scatta al momento giusto con tutti i leader in apnea andandosi a prendersi la maglia rosa. Secondo posto per Ciccone, poi Vlasov ed Evenepoel.
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Le classifiche, la decima tappa
Cambia dunque la classifica generale che vede l’ungherese Attila Valter cedere la maglia rosa a Egan Bernal Gomez che con gli abbuoni conquista 15” di vantaggio su Evenepoel, 21” su Vlasov, 36” su un ottimo Giulio Ciccone e 43” su Valter, giunto in ritardo al traguardo.
Altra tappa interlocutoria, la decima, che porterà i corridori da L’Aquila a Foligno 139 km per una frazione rapida, tendenzialmente molto veloce, che dovrebbe privilegiare un arrivo in volata. Due i traguardi volanti: a Santa Rufina e a Campello sul Clitumno con un unico traguardo in salita valido per i GPM al Valico della Somma, quota 665. Sarà una delle tappe più corti del Giro, poco più di tre ore di gara: partenza alle 13.40.