(Getty Images)
La sesta tappa del Giro d’Italia caratterizzata ancora una volta da pioggia battente e temperature rigidissime: Mader vince con una lunga fuga in solitaria, Attila Valter nuova maglia rosa
Si parte con tante defezioni importanti: Dombrowski, commozione cerebrale dopo la caduta di ieri, si ritira con la maglia azzurra dopo la vittoria di Sestola. Anche Michael Landa è costretto ad abbandonare. Giro finito anche per Bidard e Sivakov, tutti e due ricoverati con una clavicola fratturata. Si parte con la minaccia della pioggia e con qualche fuga di breve durata: la fuga buona vede staccarsi sei corridori tra i quali lo svizzero Gino Mader è quello messo meglio in classifica. Mohoric si prende sia il traguardo GPM di Forca di Gualdo che di Forca di Presto.
Alessandro De Marchi, la maglia rosa, viene staccato in modo impietoso sotto una pioggia terribile e un vento fastidiosissimo. Le discese sono insidiosissime e nel gruppo si rivede un Filippo Ganna straordinariamente motivato e vivace nel tenere alto il ritmo. Quando i quattro superstiti, Mader, Mohoric, Cataldo e Mollema si avvicinano all’ultima salita – 15 km di rampa fino a San Giacomo a quota 1090 – la situazione è incertissima.
Episodio allucinante a 12 km dall’arrivo quando l’autista dell’ammiraglia della Bikeexchange si distrae e investe il povero Pieter Serry che piomba a terra, fortunatamente senza conseguenze.
Finalmente la pioggia dà una tregua sullo strappo finale con i fuggitivi che si separano: Mader vince pochi secondi di vantaggio su Bernal e Mollema, ma non gli basta per arrivare alla maglia rosa.
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Alessandro De Marchi arriva al traguardo stremato e in forte ritardo. Deve cedere la sua maglia rosa dopo soli due giorni… “Ma non avevo certo l’ambizione di conservarla – dice il ciclista – ho vissuto una giornata di sogno, una grande soddisfazione dopo tanti anni di lavoro e di fatica”.
Il nuovo leader della classifica generale provvisoria dopo la sesta tappa è l’ungherese Attila Valter. Solo 11” secondi di ritardo per Evenepoel arrivato a ridosso del podio, terzo Bernal Gomez a 16”, quarto Vlasov (24”) seguito dal bekga Vervaeke (25”).
Bouchard veste la maglia azzurra restituita da Dombrowski, Nizzolo è i ìl nuovo leader della maglia ciclamino.
Aspettando il bel tempo, giovedì è previsto tempo variabile con un po’ di sole finalmente, la settima tappa prevede 181 km da Notaresco a Termoli. Una tappa sostanzialmente interlocutoria dedicata a fughe e velocisti: un solo GPM a Chieti, a quota 330, e due volate per gli abbuoni a Crecchio e Fossacesia Marina. Arrivo molto insidioso in falso piano e con alcuni gomiti, dopo uno strappo in salita. Partenza alle 12.50.
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