Tanta pioggia e le prime salite nella quarta tappa del Giro d’Italia da Piacenza a Sestola, sulla salita decisiva l’americano Donmbrowski fa il vuoto e vince, Ganna perde la maglia rosa
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Si conclude con la vittoria di Joe Dombeowski la quarta tappa del Giro d’Italia, una vittoria sofferta al termine di una tappa decisamente faticosa, la prima vera prova di forza di un Giro d’Italia ancora in rodaggio. Alessandro De Marchi è la nuova maglia rosa.
Le previsioni meteorologiche parlavano di pioggia battente: e in effetti di pioggia i ciclisti ne subiscono davvero molta avvicinandosi ai primi strappi in salita in una tappa condizionata dalle prime difficoltà in salita. Sbrigata la prima metà della frazione, tutta piatta, e con un gruppetto di fuggitivi che mantiene un traguardo esiguo, la tappa si anima in una serie continua di saliscendi estenuante sotto una pioggia battente.
Sul primo GPM di Castello Carpineti passa per primo Gavazzi con i venti fuggitivi che si sgranano e si ricompattano a seconda della pendenza. All’arrivo al secondo strappo rimangano in testa in tre: Taaramae, Juul-Jensen e Hermans con la maglia rosa Filippo Ganna che spinge in testa al gruppo in una tappa al termine della quale sa già che dovrà riconsegnare la maglia rosa. Il GPM di Montemolino va a Taaramae e mentre si prospetta un ulteriore traguardo volante e l’ultima rampa verso Sestola.
L’ultima salita con il GPM di Colle Passerino vede il gruppo frazionarsi, Taaramae staccarsi alla ricerca ci una vittoria che potrebbe significare maglia rosa ma l’azione di rimessa di Alessandro De Marchi e Dombrowski scompagina tutto. Sullo slancio l’americano si prende il gran premio, diventa il nuovo leader della maglia azzurra degli scalatori, e conquista una tappa nervosa e dal finale imprevedibile in assoluta solitudine: poco dietro Alessandro De Marchi, nuova maglia rosa con Fiorelli terzo davanti a un gruppo sgranatissimo guidato da Bernal e Landa.
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Dopo tre giorni in rosa, grazie alla vittoria nel cronoprologo, Filippo Ganna cede la maglia di leader a un Alessandro De Marchi che arriva quasi incredulo al traguardo: “É stata una giornata durissima nella quale è successo di tutto e poteva finire anche malissimo, ma alla fine sono stato più forte e mi godo un momento speciale. Che dedico a mia moglie Anna e a me stesso”.
De Marchi in rosa con 22” su Dombrowski (nuova maglia azzurra), 42” sul belga Vervaeke, il portoghese Oliveira a 48” e l’ungherese Valter (nuova maglia bianca) quinto a 1.00”.
Dopo gli strappi e la pioggia battente di oggi, domani i ciclisti viaggiano verso il mare. Alla ricerca di una temperatura e di un clima più mite. Da Modena a Cattolica, tappa per velocisti da 177 km completamente piatta senza strappi e senza GPM. Una sgambata per una tappa relativamente breve, quattro ore in tutto, partenza alle 13.10 con due traguardi volanti a Imola e Savignano sul Rubicone.
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