Giro d’Italia 2021: favoriti e percorso 4^ tappa, Piacenza-Sestola. Il primo arrivo in salita è un esame per tutti gli uomini di classifica
Come spesso succede nelle grandi corse a tappe, il primo arrivo in quota non serve per decidere la classifica finale, ma almeno per dire chi può lottare oppure chiamarsi fuori. sarà così anche nella 4^ tappa del Giro d’Italia 2021, la Piacenza-Sestola disegnata apposta per fare divertire i tifosi.
Il Giro arriva in Emilia dopo la storica vittoria dell’olandese Taco Van der Hoorn, anche se il copione di oggi sarà diverso. Facile immaginare una fuga con più uomini ma il gruppo lascerà probabilmente meno spazio agli attaccanti, con i big pronti a giocarsi la tappa ma anche la maglia rosa.
Filippo Ganna si metterà al servizio dei capitani alla Ineos-Grenadiers, Egan Bernal in testa, anche se il logico favorito è Simon Yates (Bike-Exchange). Il britannico con salite come questa può fare la differenza fin da subito e arriva in grandissima condizione. Come lui anche la coppia della Deceuninck formata da Joao Almeida e Remco Evenepoel ma anche l’Italia può essere buona protagonista.
Cinque anni fa a Sestola vinse Giulio Ciccone anche se il finale era diverso. Questa volta l’abruzzese, che ieri ha attaccato per testare la gamba, sarà al fianco di Vincenzo Nibali e Bauke Mollema in una Trek-Segafredo che può fare bene.
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Quali sono i punti chiave nella 4^ tappa del Giro d’Italia 2021? Una frazione divisa decisamente in due, con la prima emozione al traguardo volante di Rossena dopo quasi 87 km. Da lì in poi però cambia tutto, con la strada che comincia a salire spezzando il ritmo del gruppo.
In rapida successione arriveranno due GPM di 3^ categoria con pendenze oltre il 10%. Il primo è Castello di Carpineti 3 chilometri d’ascesa al 7,8% con punte del 9,5%, seguito da Montemolino, altri 2 km al 10,9% e punte vicine al 14 % in vetta. Poi secondo traguardo volante a Fanano prima del gran finale.
Da lì parte la salita di Colle Passerino, 2^ categoria, con diversi tratti che superano il
10%, e punte vicine al 14%. Ma soprattutto è abbastanza breve (4,3 chilometri totali) e quindi buona per gli attacchi. Nel finale c’+è anche un breve tratto in pavé assolutamente pedalabile.
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