Juventus, il presidente della Figc Gabriele Gravina mette in guardia Andrea Agnelli. Il club bianconero corre un rischio clamoroso
La Juventus è sotto assedio. Il club bianconero sta senza alcun dubbio attraversando il momento più difficile della sua storia dai tempi di Moggiopoli e della retrocessione in Serie B in virtù dello scandalo delle intercettazioni. La scelta del presidente Andrea Agnelli di rimanere vincolato in ogni modo nel consorzio della cosiddetta Superlega rischia di scatenare una raffica di conseguenze nefaste per la Vecchia Signora. Se sul fronte europeo è questione di giorni, se non addirittura di ore, per l’avvio del procedimento disciplinare intentato dalla Uefa contro le tre società ‘irriducibili’ – Real Madrid, Barcellona e la stessa Juventus -, con il rischio ipotetico di un’esclusione dalle coppe europee per almeno una stagione, ora anche in Italia i bianconeri potrebbero correre un rischio analogo.
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Se però la battaglia legale con la Uefa è solo all’inizio ed è tutt’altro che persa, stando almeno alle normative vigenti in materia di libera concorrenza stabilite dai trattati dell’Unione Europea, entro i confini nazionali le cose stanno diversamente. La Federazione Italiana Gioco Calcio è infatti in grado, senza che le si possa obiettare alcunchè, di escludere dai campionati nazionali professionistici chi non si riconosce nelle norme statutarie della stessa Federazione. Un principio ribadito con forza dal presidente Gabriele Gravina: “Se al momento dell’iscrizione al nuovo campionato di serie A la Juventus dovesse ancora risultare coinvolta nella Superlega, sarebbe esclusa dal campionato”.
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Juventus, è concreto il rischio di essere esclusa dal campionato
Il presidente Gravina ha dunque ribadito con forza l’esistenza di norme molto precise la cui violazione porterebbe automaticamente a un provvedimento drastico: “Esiste una norma molto chiara e precisa del Cio, e a scendere negli statuti del Coni e delle Federazioni. Se la Juventus non dovesse accettare questo principio, mi dispiace, sarebbe fuori. Le regole valgono per tutti, anche per il club italiano più prestigioso. Spero ovviamente che questo braccio di ferro possa risolversi con un passo indietro da parte del presidente Agnelli”.