Ciclismo, dopo l’ipotesi di ritiro di Froome e l’invito di molti fan ad appendere la bici al chiodo, arriva la risposta del campione
Non è stata finora una grande stagione per Chris Froome. Il 2021 per il trentaseienne campione keniota naturalizzato britannico è stato caratterizzato, almeno nella prima parte, da una serie di insuccessi del tutto inusuali per un fuoriclasse del suo calibro. In quattro corse disputate (UAE Tour, Volta Ciclista a Catalunya, Tour of the Alps e Tour de Romandie) non si è praticamente fatto notare se non per un attacco da lontano, centrando come miglior risultato in classifica generale un quarantasettesimo posto negli Emirati Arabi.
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Froome sarà il grande assente della centoquattresima edizione del Giro d’Italia che partirà domani da Torino. Il campione keniano stravinse la Corsa Rosa nel 2018 ma quello è stato anche il suo ultimo successo in carriera. Il terribile infortunio dell’anno successivo al Giro del Delfinato lo ha tagliato fuori per un anno e mezzo abbondante tanto da far balenare l’ipotesi di un clamoroso ritiro.
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Ma Chris Froome è un leone, forse ancora ferito ma ancora desideroso di prendersi qualche rivincita. Il fuoriclasse di Nairobi ha dunque affidato a un lungo ed esaustivo comunicato la sua piccata risposta a chi lo vorrebbe vedere appendere la bicicletta al chiodo: “In molti mi hanno scritto dopo le ultime corse che avrei dovuto appendere la bici al chiodo, dicendomi che sono finito e che non tornerò a quei livelli. Mi fa solo ridere. In primis, non penso che questa gente sappia quanto sia stato grave il mio infortunio e da quanto lontano sono dovuto partire per tornare ad essere un ciclista professionista. E poi questa gente, evidentemente, non mi conosce. Non mi arrendo, so di poter tornare ai livelli di prima”. L’orgoglio del campione è la molla che spinge Froome a voler stupire tutti per l’ennesima volta: “So di poter ancora dare tanto alla squadra sia in bici che al di fuori. Molti di questi messaggi mi motivano a fare ancora di più per poter tornare in forma”.
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