Convocazione speciale per tutti gli Azzurri di lungo corso della Nazionale di Mancini in vista di Euro 2020, in programma dall’11 giugno
Una convocazione speciale, diversa dalle altre e ugualmente importante. Forse anche di più considerando l’immediato richiamo che il fatto ha acquisito sui social.
Nazionale da vaccinare
Tutti i giocatori della Nazionale di Roberto Mancini sono stati chiamati dallo staff medico azzurro per sottoporsi al vaccino. Una condizione necessaria e inderogabile per accettare la convocazione in vista dell’ormai imminente Euro 2020 dove l’Italia è una delle teste di serie.
Due i poli coinvolti nell’operazione: lo Spallanzani di Roma, dove si sono presentati già diversi calciatori che hanno effettuato oggi la loro prima dose, e la clinica Humanitas di Rozzano, dove la presenza dei calciatori in fila per la dose vaccinale sarà sicuramente argomento di interesse e di curiosità.
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Calciatori in coda per il vaccino
I primi a rispondere alla convocazione sono stati Lazzari, Acerbi, Immobile, Biraghi, Castrovilli, Insigne, Meret, Di Lorenzo, Politano, Spinazzola e Scamacca. Chiamati anche i giocatori della Roma che tuttavia effettueranno la loro prima dose – forse – la prossima settimana. Il match di ritorno di Europa League contro il Manchester United in programma giovedì sera (6-2 all’Old Trafford nella gara d’andata), ha obbligato un rinvio della prima dose per i giallorossi. Ma tutti gli altri hanno già provveduto o lo faranno nelle prossime ore.
Ciro Immobile è stato tra i primi ad arrivare allo Spallanzani questa mattina: “Si tratta di una chiamata importante, sono molto orgoglioso di dare il mio contributo sperando che possa essere un contributo anche per convincere le persone che in questo momento sono ancora scettiche”.
Il dottor Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani, ha ringraziato calciatori e FIGC per una scelta importante, soprattutto in questo momento: “Speriamo che con l’Europeo inizi un graduale ritorno alla normalità per tutti, i calciatori ma anche i tifosi e le persone, per dire a tutti che stiamo ripartendo e che stiamo tornando alla normalità. Dobbiamo ripartire non solo con il calcio e con gli atleti olimpici, ma con i concerti, lo spettacolo, i ristoranti. Ma sempre con il comportamento corretto e attento”…
Parole che suonano in forte contrasto con le immagini della festa scudetto dei tifosi dell’Inter di ieri a Milano, segnati anche da qualche incidente con la Polizia.