Milan, finale di stagione al cardiopalma per i rossoneri tra lotta Champions, questioni rinnovi e possibile riscatto dei calciatori attualmente in prestito
Sarà un mese di maggio decisamente intenso quello che attende il Milan dentro e fuori dal campo. Con la qualificazione Champions da raggiungere, tante sono ancora le incognite sul futuro di alcuni dei calciatori a disposizione di Pioli tra rinnovo dei contratti in scadenza a giugno e il possibile riscatto di quelli arrivati in prestito nelle scorse sessioni di mercato.
Prioritarie le questioni rinnovo Donnarumma e Calhanoglu, entrambi in scadenza e con la possibilità di trasferirsi altrove a parametro zero. Dopo l’incontro-scontro con gli ultras, Maldini ha rimandato la trattativa su Donnarumma a fine stagione. La situazione è in stallo totale con un’ampia forbice tra domanda (almeno 12 milioni l’anno) e offerta (Milan fermo a un biennale da 7).
Stessa situazione per Calhanoglu che ha minori pretese di ingaggio, circa 5 milioni. L’impressione, per entrambi, è che la dirigenza attenderà il verdetto del campionato con l’eventuale passaggio in Champions che potrebbe influire sul possibile rinnovo grazie anche agli introiti garantiti dalla partecipazione alla principale competizione europea per club.
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Oltre a Calhanoglu e Donnarumma, un altro calciatore che andrà in scadenza è Mario Mandzukic per il quale la conferma sembra davvero un miraggio a causa del rendimento scadente offerto finora tra infortuni e spezzoni di partita.
Ben quattro invece i prestiti per i quali la situazione, al momento, è tutt’altro che definita. Brahim Diaz, in prestito secco dal Real Madrid, dovrebbe tornare alle Merengues che non vogliono rinunciare al talento del giovane trequartista, scelto come erede di Isco.
Un altro rossonero in prestito secco è Diogo Dalot. Anche in questo caso poche le chance di riscatto dal Manchester United. Del resto è stato lo stesso Solskjaer, a margine del match di Europa League contro il Milan, a ribadire che il portoghese tornerà ai Red Devils. Riscatto difficile a 8 milioni anche per Meité dal Torino. Il centrocampista francese ha avuto un rendimento altalenante e, recentemente, è stato poco utilizzato da Pioli.
Più intricata la situazione Tomori, per il quale il Milan proverà a tentare l’acquisto a titolo definitivo dal Chelsea. Nonostante le prestazioni insufficienti con Sassuolo e Lazio, il difensore inglese è stato nettamente l’acquisto più convincente del mercato di gennaio. I Blues chiedono almeno 30 milioni, una cifra che il Milan proverà a smussare. A favorire l’eventuale trattativa potrebbe essere anche l’assenza di Lampard, sostituito da Tuchel sulla panchina del club londinese. Per Lampard, infatti, Tomori era un vero e proprio pupillo. Prima di approdare al Chelsea, i due avevano condiviso anche un’esperienza al Derby County.
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