Sinner, arriva l’investitura importante alla vigilia del prestigioso Masters1000 di Madrid. Le dichiarazioni di un tennista italiano infiammano i tifosi
C’è grande attesa per le prove dei tennisti italiani nel prossimo importante torneo sulla terra rossa che avrà inizio tra meno di 24 ore. Da domani fino a domenica prossima 9 maggio i campioni della racchetta si sfideranno nel prestigioso Masters1000 di Madrid, un altro grande appuntamento sulla terra battuta prima degli Internazionali d’Italia a Roma e la chiusura in grande stile con gli Open di Francia al Roland Garros. Sono tre i tennisti italiani presenti nel tabellone principale: Fabio Fognini, Jannik Sinner e Matteo Berrettini. L’attesa, senza nulla togliere al campione sanremese, è quasi tutta rivolta agli ultimi due: il diciannovenne altoatesino e il venticinquenne romano sono infatti annunciati in gran forma. Berrettini in particolare, reduce dalla splendida vittoria nel torneo Atp di Belgrado, sembra aver recuperato la condizione migliore dopo i due mesi di stop provocati da un fastidioso infortunio muscolare all’addome.
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Detto che i grandi favoriti del torneo di Madrid sono il solito Rafa Nadal e l’arrembante greco Stefanos Tsitsipas, c’è la concreta possibilità che i nostri tre portacolori arrivino in fondo alla settimana. A pensarla così è proprio uno dei potenziali protagonisti, Matteo Berrettini.
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Sinner, l’investitura di Berrettini vale una vittoria: entrambi pronti per Madrid
Il tennista romano vuole continuare a stupire e sogna di bissare il successo di Belgrado. E tra i suoi rivali più pericolosi indica proprio il connazionale, Jannik Sinner: “L’ultima volta abbiamo fatto un set pari. Nel senso che il primo giorno ho vinto io, il giorno dopo lui. Quindi pari – ricorda Berrettini che svela di aver svolto la preparazione insieme al giovane altoatesino esaltandone le doti con un paragone forse un po’ avventato -. Il mio tennis è più basato sul servizio e sulle variazioni: uso di più lo slice, la palla corta. Lui è più una ‘macchina’. Mi verrebbe da dire ‘monocorde’ ma non è la definizione giusta. Diciamo che Jannik Sinner gioca un po’ più alla Djokovic, ma è più aggressivo di Nole, cerca di fare più gioco. Secondo me il suo colpo migliore è il rovescio, si muove molto bene e cerca di essere molto aggressivo anche quando sono gli altri che cercano di spingere”.