Calcio, esplode la bomba: giudizi degli arbitri truccati

Un’altra notizia shock per il calcio italiano: i giudizi di alcuni arbitri sarebbero stati truccati. La procura indaga dopo la denuncia

Arbitro Abbattista
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Un’altra bomba è esplosa oggi e ha colpito il calcio italiano. Stavolta la questione riguarda il mondo degli arbitri e i giudizi che le commissioni avrebbero assegnato in modo da permettere una migliore carriera ad alcuni di loro.

Daniele Minelli e Niccolò Baroni, ex fischietti di Serie B, hanno presentato un esposto alla Procura di Roma. L’accusa è di quelle molto pesanti e a supporto della loro tesi ci sono anche delle chat e degli screenshot di Whatsapp che mettono alle strette i vertici della classe arbitrale.

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Arbitri, voti truccati da parte della commissione

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I fatti risalgono alla vecchia gestione di Marcello Nicchi che a febbraio di quest’anno è stato sostituito da Alfredo Trentalange.

Minelli e Baroni erano nell’organico della Serie B, ma il 31 agosto 2020 sono stati dismessi dal Comitato nazionale dell’Aia “per adeguate motivazioni tecniche”. Secondo i due accusatori, però, la loro dismissione sarebbe avvenuta per avvantaggiare altri arbitri e a causa di valutazioni truccate.

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Uno dei fischietti “aiutati” sarebbe Abbattista, che avrebbe dovuto essere dismesso per “limiti di anni di servizio” e invece è stato mantenuto in organico per prestazioni eccezionali. Come? Aumentando i voti. Nelle chat riportate dal quotidiano “Repubblica” Emidio Morganti, responsabile per le valutazioni degli arbitri di Serie B, scrive:

“Prova Abbattista 8.70”, mentre il voto iniziale sarebbe stato 8.60. La chat continua in modo inequivocabile: “Occorre mettere 8.70 a Sacchi, Forneau e Abbattista…”. Il risultato è stato poi il mantenimento di Abbattista e la dismissione di Minelli e Baroni.

Al momento non si registrano repliche da parte dell’AIA, che nel frattempo ha cambiato tutti i vertici. Con il “regno” di Trentalange infatti il designatore unico per Serie A e Serie B è Nicola Rizzoli, mentre all’epoca dei fatti le commissioni erano separate.

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