Ibrahimovic ancora nel mirino: lo svedese e la moglie sono accusati da un’associazione animalista di essere due spietati cacciatori 
Prosegue il periodo nero di Zlatan Ibrahimovic. Come se non bastasse la crisi del Milan e le due sconfitte consecutive contro Sassuolo e Lazio; due gare fondamentali a cui il fuoriclasse svedese non ha potuto prendere parte a causa di un fastidioso infortunio muscolare. Ci si è messa poi l’inchiesta dell’Uefa che sta indagando sulla partecipazione azionaria di Ibrahimovic in una società di scommesse (attività vietata dai regolamenti internazionali). Dulcis in fundo, a completare il quadro tutt’altro che idilliaco è piombata la notizia di un’accusa molto pesante lanciata al fuoriclasse svedese e a sua moglie da un’associazione animalista.
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Ibrahimovic, l’accusa degli animalisti: “Lui e sua moglie spietati cacciatori”
La polemica contro l’attaccante rossonero è partita alcuni giorni fa quando fuori dallo stadio Meazza è stato affisso uno striscione particolarmente polemico nei sui confronti. Gli autori sono gli attivisti del movimento Centoxcentoanimalisti che questo pomeriggio ha diffuso una nota ufficiale rivolta espressamente contro Ibrahimovic: “Noi abbiamo sempre sostenuto che le cattive azioni tornano indietro. Andare a caccia e uccidere animali indifesi, tanto per citare un esempio. Riteniamo Ibrahimovic, come tutti i cacciatori, una persona negativa. Tutti ormai sanno – prosegue il comunicato del movimento – come impieghi una parte dei suoi guadagni per andare in giro per il mondo ad ammazzare animali, assieme alla moglie. E già questo basterebbe. Recentemente è emersa la sua ennesima prodezza: aver assassinato vilmente un leone“. Il riferimento dell’associazione a chiusura del durissimo comunicato è a una recente inchiesta, un reportage approfondito del quotidiano svedese Expressen in cui si racconta che Zlatan avrebbe ucciso addirittura un leone nel 2011 nel corso do una battuta di caccia in Sudafrica.
