Tra i nomi che nessuno si sarebbe mai più aspettato sulla strada verso le Olimpiadi di Tokyo, c’è quello di Andrew Howe che torna ai livelli del 2008, e prova le qualificazioni
Gli mancano pochi centimetri, 19 per la precisione: 8.03 la misura che ha saltato a Rieti, tornando a esprimersi ai livelli dell’Olimpiade di Pechino, l’ultima cui ha preso parte.
Andrew Howe, cosa manca
Andrew Howe è la grande sorpresa del lento cammino di avvicinamento alle Olimpiadi di Tokyo cui il nazionale azzurro punta con tutto se stesso, e con la rabbia di chi è in ritardo di due edizioni: sono passate quelle di Londra e quelle di Rio, Howe non c’era. Infortuni, problemi fisici, il saltatore è stato a un passo dall’abbandonare l’agonismo. Poi da qualche tempo ha ricominciato ad allenarsi con sempre maggiore determinazione, quasi con ferocia, e sta cominciando a ottenere risultati che mancavano da anni.
Dal 2008 per la precisione, da quando si qualificò ai giochi di Pechino.
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La quota necessaria
Oggi, a quota 8.03, gli mancano 19 centimetri per arrivare alla misura che vale il viaggio a Tokyo, 8.22: “Dovevo guarire e ritrovare la pace interiore per tornare a gareggiare e divertirmi – racconta Howe – l’ansia prima delle gare è sempre stata un grandissimo problema, ero teso, nervoso, soffrivo di insonnia e prima di una gara non chiudevo occhio. A poco a poco sto recuperando e sto tornando a essere il vero Andrew”.
Atleta del corpo dell’Aeronautica Militare, l’aviere Howe lavora a un sogno, tornare alle Olimpiadi. Qualcosa che ormai è davvero molto concreto: “A Rieti le cose sono andate come mi aspettavo, le sensazioni erano buone, avevo lavorato bene anche sulla mia nuova rincorsa. Sono tornato ad esprimermi con lo stesso entusiasmo dei miei esordi. Arrivare a saltare 8.22 non è impossibile, credo sia alla mia portata e sono curioso di vedere i risultati della mia prossima gara. Partecipare alle OIimpiadi sarebbe fantastico. Vorrei davvero poter essere presente e fare una gara degna del mio nome”.
Andrew Howe, 35 anni, ha vinto due titoli europei, uno indoor, e un argento mondiale nel salto in lungo. A Pechino andò al di sotto delle aspettative, e restò fuori dalla finale: saltò 7.81, meno di Rieti.