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Padel, si torna a giocare: come evitare gli infortuni del rientro

Da lunedì riaprono molti circoli sportivi che pur tra mille precauzioni torneranno a ospitare allenamenti e attività agonistica dopo il lungo lockdown, anche per il padel meglio essere prudenti per evitare infortuni

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Da alcuni giorni sul web gira una divertente vignetta che riporta la scadenza del 26 aprile, con la ripresa delle attività sportive amatoriali. Sullo sfondo un fisioterapista che si frega le mani…

Padel, si torna in campo

Una battuta degna del miglior black humor inglese ma qualche preoccupazione dopo la lunghissima attività che ha lasciato al palo milioni di sportivi appassionati del calcetto, del tennis, come del beach volley o del padel in tutto il paese, è legittima. Perché ogni ripresa, magari anche per via dell’entusiasmo con cui si cerca di bruciare le tappe, potrebbe portare a qualche piccolo infortunio.

Il rischio, quindi, è quello di cadere nel sovrallenamento, con infiammazioni e piccoli problemi di carattere muscolare. Per quanto riguarda il padel i rischi abituali sono quelli di epicondilite (il cosiddetto gomito del tennista), epitrocleite, un problema ai legamenti del gomito che affligge golfisti e tennisti, ma anche noie alla spalla e distorsioni.

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Impatti rischiosi

Tornare a giocare significa non dare nulla per scontato. Tornare ad allenarsi gradualmente, riscaldarsi bene prima di scendere in campo e aumentare a poco a poco il carico di lavoro aerobico per prevenire la fatica fisica e muscolare.

Il poco allenamento porta a essere poco lucidi: e nel padel, sport che non prevede il contatto tra gli avversari ma non è esente da traumi, l’impatto con racchetta, pallina e controparete è un’altra delle cause di infortunio frequente.

Gli esperti consigliano sempre di usare la controparete con molta attenzione: il consiglio più semplice è quello di far rimbalzare la palla sul vetro a un’altezza superiore alla propria testa, proprio per evitare colpi. Guai a farsi trascinare dalla foga irrompendo sulla parete di vetro con tutto il proprio peso. Il rischio di una rottura non è così insolito. Fondamentale usare le gambe e fermare la corsa sempre e comunque prima di qualsiasi impatto con il lato del campo.

Mauro Marchina

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