Da calciatore a medico vaccinatore: la parabola di un campione d’Italia

Da calciatore a dentista, ora medico in pensione e vaccinatore anti-Covid volontario: la parabola di un ex mediano che vinse lo scudetto 36 anni fa

Esonero
Pallone (Getty Images)

E’ stato un mediano di grande sostanza, uno di quegli onesti lavoratori della palla a cui gli allenatori difficilmente rinunciano. Ha giocato soprattutto in serie B, tranne una breve parentesi nel Torino. Finchè, a già 30 anni suonati, un certo Osvaldo Bagnoli non lo convinse a trasferirsi nel Verona. “Vieni, ho bisogno di uno come te: faremo grandi cose“, il messaggio con cui il tecnico della Bovisa lo convinse a sposare il progetto scaligero. E lui, Domenico Volpati, accettò senza tentennamenti come se avesse intuito quale straordinario percorso avrebbe intrapreso quella squadra. Tre anni dopo la promozione in A, nel 1985 il Verona si laureò campione d’Italia e Volpati di quella squadra fu un pilastro quasi insostituibile.

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A quarant’anni decide che il calcio non farà più parte della sua vita e si laurea in medicina: si specializza come dentista e apre il suo studio a Cavalese in Trentino dove lavora a tempo pieno per trent’anni. Nel 2019 Domenico Volpati va in pensione ma con l’arrivo della pandemia da Covid-19 si mette a disposizione dei colleghi più giovani in servizio. “Non potevo starmene a casa senza far niente mentre tanti medici e infermieri lottavano in prima linea contro il virus“, ha ripetuto quasi ossessivamente a chi gli chiedeva cosa lo ha spinto a rimettersi in gioco a 70 anni.

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Verona scudetto
Verona 1985 (Getty Images)

Volpati, una vita da mediano anche lontano dal calcio: ora vaccina contro il Covid

Nel 2021, vista la necessità di reperire medici vaccinatori per la pandemia, ha ripreso volontariamente il servizio presso il centro vaccinale sul Lago di Tesero: “Ho fatto il mio dovere – ribadisce Volpati -. Sono andato in pensione prima del tempo, a 68 anni, quando ho perso gli stimoli. Però sono rimasto iscritto all’Ordine, e quando ho potuto ho deciso di iscrivermi alle liste come vaccinatore volontario. Ho seguito delle procedure, ho fatto le mie due dosi di Pfizer e ho iniziato da poco. Al momento sta andando abbastanza bene“.

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