Valentino Rossi, inedito retroscena su Hamilton: è accaduto a Valencia

Valentino Rossi svela un retroscena molto particolare e fin qui inedito: il Dottore racconta della sua amicizia con Lewis Hamilton

Il Dottore
Valentino Rossi (Getty Images)

Una lunga intervista che somiglia molto a un bilancio quasi definitivo. Valentino Rossi, in un lungo e interessante faccia a faccia con la Gazzetta dello Sport, racconta 25 anni di straordinaria carriera, dai successi (tanti) fino alle sconfitte ancora non digerite passando per i suoi programmi futuro per finire qualche rimpianto che lo accompagnerà per sempre e una rivelazione su un rapporto fin qui tenuto nascosto.

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Non è ancora sazio di vittorie, Valentino Rossi. Dopo un quarto di secolo trascorso a duellare con i rivali più accreditati sui circuiti di tutto il mondo, il Dottore alla ‘tenera’ età di 42 anni non intende mollare: “A me piace come mi sento, la sensazione, l’adrenalina che mi trasmette la vittoria, andare sul podio o solo fare una bella gara. Sto bene per qualche giorno. Mi piace quella sensazione lì. So benissimo che alla fine il tempo l’avrà vinta – confessa Valentino -, purtroppo per tutti è così, ma sto provando con tutte le mie forze a rendergliela il più difficile possibile, ecco. E questo è il solo motivo per cui ancora corro”.

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Un’immagine del circuito del Losail in Qatar (Getty Images)

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Valentino Rossi e un’amicizia sorprendente: “Grande rapporto con Hamilton”

La voglia di superare i prorpi limiti, i rimpianti per il mondiale del 2006 sfumato a Valencia e, dulcis in fundo, la rivelazione sull’amicizia che non ti aspetti: “Ho trascorso due giorni bellissimi con Lewis Hamilton a Valencia, dove ci scambiammo moto e auto: abbiamo parlato tanto, siamo stati a cena, passato molto tempo insieme. Ricordo che alle 9.15 del mattino, noi avremmo dovuto iniziare a girare alle 9 e io naturalmente ero in ritardo, hanno bussato, ho aperto e c’era Hamilton vestito da… Hamilton, con la tuta da Formula 1. Mi guarda e dice: ‘Oh, dai che è tardi, siete sempre i soliti italiani ritardatari. Lewis è un campione in tutti i sensi ed è innamorato di tutti gli sport motoristici, proprio come me”.

 

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