Superlega, la Juve vola in Borsa: rialzo da record in apertura dopo l’annuncio arrivato nella notte. Gli investitori credono nel progetto
Una questione di soldi, lo ammettono anche loro per primi. La Superlega che ha i suoi dodici soci fondatori, tra i quali Juventus, Inter e Milan, è nata per sostenere economicamente gli sforzi delle big europee. E un primo risultato sta arrivando in questi minuti
In fondo è bastato solo l’annuncio della Superlega a produrre un’impennata nel titolo della Juventus in Borsa, impensabile dopo il k.o in campionato contro l’Atalanta che complica la corsa alla Champions League. In apertura di contrattazioni infatti è stato registrato un +8,5% per le azioni del club bianconero, fino a 0.83 centesimi. Successivamente si è stabilizzato al 6% in attesa di capire come chiuderà la seduta.
Nella sua nota, la Juventus spiega di confidare che “la Super League crei valore a lungo termine per la società e per l’intero movimento calcistico. Tuttavia, la società non può al momento assicurare che il progetto sarà effettivamente realizzato né prevedere in modo preciso la relativa tempistica”. Ma gli investitori evidentemente ci credono.
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Superlega, tre clunb di Serie A chiedono l’esclusione dai campionati per Juvetus, Inter e Milan
Dopo il no di diversi governi e delle federazioni mondiale ed europea al progetto Superlega arriva però anche la dura posizione di alcuni club dell’attuale Serie A. Secondo ‘La Repubblica’ durante l’assemblea di Lega straordinaria convocata per prendere una posizione ufficiale riguardo alla vicenda c’è stato profondo dissenso. E tre società (Cagliari, Verona e Atalanta) avrebbero richiesto di escludere Juventus, Milan e Inter dal campionato.
Una posizione condivisa anche da altri, come il Sassuolo. “Questi pensieri a noi non piacciono, rischiano di uccidere il nostro campionato. Si prospettano cose non piacevoli e probabilmente siamo stati presi in giro”, ha detto l’ad del Sassuolo, Giovanni Carnevali, a Radio Anch’io sport su Radio 1. Oggi comunque ci sarà una riunione in Lega per un confronto. “Ma nello sport ci deve essere meritocrazia, a volte essere troppo avidi è una brutta storia”.