Con il nuovo DPCM cambiano i regolamenti che dovrebbero consentire un graduale ritorno alla normalità anche per chi vuole fare sport all’aria aperta e in palestra
Siamo lontani dalla normalità e le voci contrarie per la verità sono ancora molte. Come quella dell’infettivologo Massimo Galli che proprio ieri parlava della riapertura di molte attività come di “un rischio non calcolato”. Ma l’Italia a poco a poco si appresta a riaprire.
Sport, si riapre
Secondo quanto è stato stabilito dall’ultimo DPCM che entrerà in vigore dall’ultimo lunedì del mese di aprile, nelle regioni gialle sarà consentito la ripresa delle attività sportive. Pur con diverse pregiudiziali e con tutta una serie di misure di controllo e precauzione.
Il 26 aprile è la giornata in cui gran parte dell’Italia tornerà in zona gialla: da quel momento sarà possibile tornare a fare attività sportiva all’aperto, e dunque anche a giocare a calcetto. Una passione che coinvolge almeno quattro milioni di italiani e che di fatto è paralizzata da mesi.
Il mondo di tutti gli sport di squadra, in particolare quelli che prevedono un contatto fisico, e dunque anche calcio, calcetto, basket e molti altri, è fermo da più di sei mesi. Le attività erano state riaperte in estate per poi richiudere nuovamente il 18 ottobre scorso.
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Porte aperte ai fan
Alcuni campionati amatoriali sono stati sospesi, altri annullati, molte squadre si sono sciolte e c’è molta incertezza anche sui campionati professionistici della prossima stagione dopo un annus horribilis che ha visto i club cercare di portare a termine la stagione tra mille difficoltà, senza pubblico e con una grande contrazione nel mercato delle sponsorizzazioni.
Dal 26 aprile dunque si può tornare in campo: e l’esercito degli sportivi italiani non sta più nella pelle. Potranno riaprire anche le piscine all’aperto, dal 15 maggio.
Le palestre invece potranno finalmente riaccogliere i propri iscritti dal primo giugno. Ma il governo di Mario Draghi si è tenuto lo spazio per eventuali misure correttive: se la curva della pandemia dovesse tornare a farsi preoccupante.
Nel frattempo si parla di riaprire anche i palasport: dal primo maggio infatti sarà possibile riaprire i cancelli anche ai fan. Mille persone per gli eventi all’aperto, 500 per quelli indoor. Troppo tardi per le finali scudetto di volley che sono già in svolgimento ma abbastanza presto per garantire un pubblico alla Superfinals di Champions League di pallavolo – che si terrà a Verona – e per i play off del basket di A1 maschile.