Lutto nel mondo dei motori: muore Richard Parry-Jones, ex ingegnere Ford. Fatale al settantenne un incidente nella sua fattoria in Galles 
Un lutto improvviso colpisce il mondo dell’automobile. Nel caso specifico parliamo di un vero e proprio colosso, un’azienda che ha esportato un vero e proprio modello di sviluppo per buona parte del ventesimo secolo. Si tratta della Ford, la casa automobilistica statunitense fondata da Henry Ford a Dearborn nel 1903.
LEGGI ANCHE>>>Jean Todt annuncia una rivoluzione: la Formula 1 cambia per sempre
LEGGI ANCHE>>>Formula 1 GP Bahrain 2021: Verstappen in pole, Leclerc in seconda fila
L’azienda automobilistica a stelle e strisce in tarda mattinata ha comunicato la scomparsa improvvisa di Richard Parry-Jones, settantenne ex ingegnere e dirigente di Ford dai primi anni ’90. Parry-Jones sarebbe morto in circostanze ancora da chiarire completamente, a causa di un incidente avvvenuto con un trattore nella fattoria di sua proprietà in Galles. 
Lutto nel mondo dei motori: Parry-Jones fece grande la Ford
Parry-Jones fornì un contributo essenziale alla crescia del marchio Ford negli anni ’90. In qualità di vicepresidente della divisione Global product development svolse un ruolo decisivo nel rilanciare il marchio dell’ovale blu soprattutto in Europa, mettendo a punto, insieme al suo team di tecnici ed ingegneri, modelli di grande successo come Mondeo, Ka e Focus. In particolare, al progettista gallese classe 1951 che amava il rugby e sapeva tirare fuori il massimo da un’auto sportiva, si deve il grande miglioramento delle vetture Ford in termini di maneggevolezza e tenuta di strada.
LEGGI ANCHE>>>Formula 1, orari Gp Imola: dove vedere le qualifiche in tv e streaming
Il geniale ingegnere gallese ha lavorato in Ford per quasi quarant’anni e nel ruolo di direttore tecnico è stato a capo di oltre 30.000 ingegneri in tutto il mondo. Chi lo conosceva bene ne ha sottolineato il talento innato per la comunicazione e per la sua straordinaria capacità di riuscire sempre ad ispirare i colleghi più giovani, trasmettendo loro quella cultura teorica e del fare che avrebbe cambiato per sempre il percorso imprenditoriale del marchio dall’ovale blu, ma anche di molti marchi che per anni hanno fatto parte del portafoglio Ford: su tutti Jaguar, Land Rover, Lincoln, Volvo e Aston Martin.
