Niklas Bendtner ne ha combinata un’altra delle sue. L’ex attaccante della Juve ancora alle prese con la giustizia
Niklas Bendtner torna ad occupare le prime pagine dei tabloid inglesi. L’ex attaccante, ormai ritiratosi, continua a mantenere fede alla sua fama di “bad boy” dentro e fuori dal campo.
Il danese è noto al pubblico molto più per le sue vicende legate alla sua vita privata che per la sua carriera, nonostante abbia vestito maglie importanti durante la sua carriera come ad esempio quelle dell’Arsenal e della Juventus.
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L’ultima bravata del bomber è stata riportata dal “The Sun”: Niklas rischia la confisca della sua Porsche Taycan Turbo S, una vettura del valore di 230 mila sterline, per guida senza patente ed eccesso di velocità. L’udienza è fissata per il prossimo 27 aprile quando l’ex calciatore si difenderà dalle accuse in tribunale.
Bendtner, una carriera ricca di guai con la giustizia
Non c’è da stupirsi molto della notizia: Bendtner già in passato aveva avuto molti guai con la giustizia. Clamoroso, ad esempio, l’episodio che lo vide protagonista ai tempi della Juventus: Il 5 marzo 2013 chiese il permesso alla società bianconera per rientrare in patria, visto che era infortunato.
Ebbene qualche giorno dopo fu trovato in stato di ebbrezza a Copenaghen mentre guidava contromano, facendosi ritirare la patente per tre anni e una multa salata. Inoltre fu escluso dalla Nazionale danese per sei mesi.
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Le sue bravate non finiscono qui: nel 2018 fu arrestato nella capitale danese per aver rotto la mascella ad un tassista, mentre durante il suo periodo all’Arsenal litigò pesantemente con il compagno Emmanuel Adebayor.
Recentemente Niklas ha pubblicato un libro biografico in cui ha ammesso di aver avuto problemi di gioco, alcool e droga. Inoltre l’attaccante ha svelato dei retroscena legati alla vita sessuale dei calciatori: “Quello delle prostitute – si legge -è un fenomeno molto diffuso nel calcio professionistico e tutti in questo ambiente hanno sentito di qualcuno che lo ha fatto. Una volta è venuta da me una ragazza con cui ero stato a letto, dicendomi di essere rimasta incinta e che c’era un prezzo per il suo silenzio. Voleva i soldi per rifarsi il seno, così alla fine le ho pagato l’intervento dal chirurgo plastico”