Tokyo 2020, arriva una notizia beffa per Chris Coleman il campione del Mondo uscente dei 100 metri piani a Doha: tutti i dettagli
Le Olimpiadi di Tokyo 2020 in programma da venerdì 23 luglio a domenica 8 agosto non vedranno ai nastri di partenza uno dei protagonisti più attesi. Il campione del Mondo uscente dei 100 metri piani, la specialità regina dell’atletica, l’americano Chris Coleman non sarà presente. Una vera e propria mazzata sulle ambizioni degli Stati Uniti convinti di aver trovato dopo anni il nuovo fenomeno della velocità, il vero erede di Carl Lewis.
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Coleman era in attesa di conoscere l’esito del suo ricorso inoltrato al TAS (Tribunale arbitrale internazionale dello Sport) contro la squalifica di due anni inflittagli nell’ottobre scorso dall’Athletics Integrity Unit per aver violato le norme antidoping. Il venticinquenne sprinter americano era stato sospeso dopo essere risultato irreperibile per tre diversi test antidoping nel 2019, l’ultimo dei quali lo scorso 9 dicembre. La speranza di andare a Tokyo 2020 non era però ancora venuta meno.
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Tokyo 2020, una doccia fredda per Coleman: per lui niente Olimpiadi
Coleman, sostenuto in tutto e per tutto dalla Federazione americana di Atletica Leggera, la Usa Track and Field, si era dichiarato ‘moderatamente ottimista’ sull’esito del ricorso inoltrato al Tas. Dal Tribunale di Losanna è invece arrivata un’autentica doccia fredda, la beffa più atroce per il formidabile velocista americano campione del Mondo a Doha sui 100 metri con il tempo esplosivo di 9”76: la squalifica è stata infatti sì ridotta da 24 a 18 mesi, da due anni a un anno e mezzo, una diminuzione di pena non sufficiente a permettergli di partecipare ai prossimi giochi olimpici. Tokyo 2020 resta un miraggio. Il suo ricorso ha ottenuto quindi un parziale accoglimento: la squalifica terminerà il prossimo 14 novembre, inevitabilmente troppo tardi per coltivare il sogno di una grande vittoria nella competizione più prestigiosa e attesa.