Lorenzo Sonego reduce dalla splendida vittoria nel Sardegna Open di Cagliari, secondo trofeo ATP in carriera, pensa al futuro svelando anche qualche ambizione
Lorenzo Sonego dimostra una volta di più non solo le sue grandi qualità tecniche ma anche umane. É sempre bello vedere un giovane di talento con la testa sul collo, umile, capace di parlare di lavoro e di gioia di giocare. Senza frasi di circostanza e con semplicità.
La vittoria a Cagliari nel Sardegna Open che gli vale l’accesso alla Top 30 della classifica ATP è estremamente preziosa e consente di rilanciare non poco il tennis di casa nostra. A Montecarlo Sonego sarà uno dei nove tennisti italiani inseriti nel tabellone principale: oggi sono passati tutti. E lui è il primo italiano dopo Volandri (Palermo 2006) a vincere un trofeo ATP in Italia: “Non c’è niente di più bello che giocare e vincere in Italia – dice Sonego – non mi era mai capitato. Tra ieri, con la vittoria nel doppio e oggi, sono due belle emozioni. Ora finalmente posso godermele perché ho una giornata di riposo. Sono felice non solo della vittoria ma anche di come sono stato in campo, di non avere mollato anche nel corso dei tanti momenti difficili che ho dovuto affrontare contro un ottimo avversario. Sono soddisfatto di me stesso e so di essere sulla strada giusta, devo solo devo continuare così, con questo stesso impegno”.
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La chiave della vittoria di Sonego contro Djere è stata il cambio di marcia nel corso del secondo set: “La partita è cambiata a poco a poco, da quando ho cominciato a cambiare il mio modo di giocare. Ho cercato di essere più aggressivo rispondendo più da vicino per lasciare al mio avversario meno tempo possibile per rispondere e adattarsi. Ho anche trovato un servizio servito più potente, più efficace, cercando il punto. L’aggressività con il tempo ha pagato, sono riuscito a sciogliermi e ho chiuso in crescendo”.
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A Montecarlo giocherà nel primo turno (in programma probabilmente martedì) contro l’ungherese Marton Fucsovics. Sonego traccia il suo programma: “Sono molto concentrato in vista di Montecarlo, lì ho vissuto dei bei momenti, la terra mi piace e spero che la mia stagione duri quando più a lungo possibile. Con il mio staff continueremo a lavorare. Abbiamo visto che ci sono delle carenze e che c’è ancora un buon margine di miglioramento”.
Sonego ora sogna un altro torneo in casa: “Non sono uno che si pone obiettivi, vivo alla giornata pensando a lavorare, ad allenarmi molto e a divertirmi il più possibile. Ma se proprio devo esprimere un desiderio mi piacerebbe giocare le ATP Finals di Torino. Vorrebbe dire che sono tra i primi dieci, e sarebbe un risultato incredibile che mi consentirebbe di giocare nella mia città”.
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