Schock a Brescia: attimi di paura in campo per il tecnico del Pescara al termine della sfida del Rigamonti valida per la 33/a giornata del campionato cadetto 
Attimi di paura oggi allo stadio Rigamonti. In occasione della sfida tra i padroni di casa del Brescia e il Pescara valida per la 33/a giornata del campionato di Serie B, sfida terminata con il risultato di 1-1, poco prima del fischio finale dell’arbitro il tecnico degli abruzzesi Gianluca Grassadonia ha accusato un malore in panchina.
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Ed è ancora l’ombra inquietante del Covid ad aleggiare sul mondo del calcio. Poco prima che la gara contro il Brescia avesse inizio, si è avuta la notizia della positività al virus di un tesserato del Pescara. Non è dato sapere se si tratti di un calciatore o di un membro dello staff: sta di fatto che a qualche minuto dal termine della gara, Grassadonia ha perso i sensi in panchina. Immediatamente soccorso, il tecnico dei biancocelesti abruzzesi è stato portato in ospedale per compiere tutti gli accertamenti del caso.
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Pescara in allarme: Grassadonia rischiò di morire 22 anni fa
In attesa di avere notizie più dettagliate sulle condizioni di salute di Gianluca Grassadonia, il nome del Pescara riporta alla mente uno degli eventi più tragici che ha colpito il calcio italiano. Era il 14 aprile del 2012, nove anni fa, quando allo stadio Adriatico nel corso della sfida tra il Pescara padrone di casa e il Livorno, il centrocampista dei labronici Piermario Morosini si accasciò a terra fulminato da un arresto cardiaco.
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Lo stesso Grassadonia nella stagione 1998-99 quando indossava la maglia del Cagliari vide la morte in faccia: al Friuli di Udine, il 29 novembre ebbe un arresto cardio-respiratorio dopo un contrasto con un avversario che lo colpì involontariamente alla testa. Fu salvato grazie agli interventi del portiere Alessio Scarpi e dell’allora medico dell’Udinese Giorgio Indovina.
