Federica Pellegrini stupisce tutti: la decisione sul futuro della campionessa olimpica che a Tokyo vuole riscrivere la storia
“Ultimi giorni di pacchia vera e si ritorna a regime militare”. Il post più recente di Federica Pellegrini su Instagram, social sul quale la campionessa olimpica è spesso attiva, chiarisce perfettamente il suo momento attuale. Archiviati gli Assoluti e la qualificazione alla sua quinta Olimpiade di fila nei 200 stile, insieme a Matteo Giunta si è concessa qualche giorno di pausa.
Le feste di Pasqua, lo scarico mentale dopo mesi intensissimi preparando quello che verosimilmente sarò il suo passo d’addio, ma ora è pronta per tornare in vasca e riprendere a tutta. La sua finale, quella che può consacrarla come la più grande di sempre, è in programma il 28 luglio. Quindi solo tre mesi e mezzo per rifinire la preparazione e arrivare tirata a lucido all’appuntamento.
Come ha confessato ai microfoni di OA Sport dopo le vittorie nella vasca di Riccione, la seconda fase della preparazione sarà finalizzata a rifinire lo spunto veloce proprio nei 200. L’ultima vasca spesso irresistibile è stata il suo marchio di fabbrica, se vuole pensare di salire sul podio anche a Tokyo serve una Federica in quelle condizioni e con quella feroce determinazione.
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Federica Pellegrini tra gli Europei di Budapest e le Olimpiadi di Tokyo: cosa ha deciso di fare
Confermando quello che aveva raccontato il suo tecnico alla ‘Gazzetta’, volerà a Budapest per gli Europei del mese prossimo ma sarà in vasca solo per le staffette, quelle in stile e le miste. Sarà un modo per spezzare gli allenamenti, verificare gli ulteriori progressi nella condizione ma anche per confrontarsi con le altre spezzando la tensione della preparazione.
Per questo prossimamente salirà nella vasca di Livigno, poi farà le gare del ‘Settecolli’ a Roma e infine l’ulti,o rituro a Fort Romeu, su Pirenei francesi: Seguirò lo stesso percorso affrontato per i Mondiali di Gwangju”. Quindi la partenza per il Giappone, così come era stato in Corea del Sud nel suo ultimo Mondiale vinto due anni, fa sarà quasi all’ultimo. Ma la fiducia cresce: “Devo lavorare sul ritorno perché ho una velocità che non ho mai avuto. Questo mi potrebbe aiutare molto per la mia gara. Il vaccino renderebbe le cose più semplici. Ma in Italia è giusto che si dia priorità a chi ne ha veramente bisogno“.