Decisione netta in Formula 1 per ridurre i costi in tempo di pandemia. Dopo il budget cap, a finire sotto i riflettori ora sono i piloti
Tempi di crisi da pandemia per tantissime imprese nel mondo, e la Formula 1 non fa eccezione. Il circus di automobilismo più seguito nel pianeta deve fare i conti con i mancati ricavi e le difficoltà economiche del momento, motivo per cui negli ultimi mesi sono state introdotte importanti modifiche al regolamento e l’intenzione sembra essere quella di proseguire su questa linea.
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L’anno scorso, per esempio, sono stati “congelati” gli sviluppi su telai e motori, con le scuderie che hanno utilizzato gli stessi chassis anche per la stagione in corso. Poi è arrivato il “budget cap” e, secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, nel mirino di Liberty Media ora sono finiti gli stipendi dei piloti.
L’intenzione è quella di introdurre anche un “salary cap” per stabilire un tetto massimo agli stipendi dei drivers di Formula 1. L’idea in realtà è al vaglio della FIA già dal 2020 ma sembra proprio che a breve verrà presa una decisione definitiva. Se così fosse si tratterebbe di una vera e propria svolta epocale: niente più piloti “paperoni”, come fu in passato Michael Schumacher (il tedesco arrivò a guadagnare, secondo una stima, un miliardo di dollari in carriera).
Cominciano anche a trapelare le cifre del “salary cap”: si parla di un tetto massimo di 30 milioni di dollari a scuderia, limite che dovrà comprendere gli stipendi dei due piloti “titolari” e anche dei due di riserva.
La situazione, come potete ben comprendere, è davvero complicata. Prendendo ad esempio i due top team di quest’anno, Mercedes e Red Bull, entrambi sarebbero ampiamente sopra i limiti. Il solo Hamilton ha appena rinnovato per questa stagione a 40 milioni di dollari, mentre Bottas ne guadagna 10.
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Verstappen anche viaggia più o meno sulle stesse cifre del campione britannico, anche se con l’uscita dal circus della Honda lo stipendio potrebbe cambiare il prossimo anno. Siamo sicuri che, se la FIA dovesse introdurre questa nuova regola, ci sarebbero tantissime polemiche con i piloti. Ed i big, a fronte di questa decisione, potrebbero anche decidere clamorosamente di mollare.
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