Euro 2020, il Governo italiano ha risposto alle richieste della Figc in merito all’apertura dello Stadio Olimpico in occasione della fase finale
Il Governo italiano conferma la riapertura dello Stadio Olimpico in occasione delle quattro gare della fase finale di Euro 2020 assegnate a Roma. Nella lettera inviata dal ministro della Salute Roberto Speranza qualche giorno fa al presidente della Figc, Gabriele Gravina non era specificato in che percentuale l’impianto del Foro Italico avrebbe accolto tifosi e appassionati pronti ad assistere alle tre gare della nazionale italiana (contro Turchia, Galles e Svizzera).
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Spetta al sottosegretario del Ministero della Salute, Andrea Costa, svelare l’obiettivo dichiarato dell’esecutivo Draghi in vista della massima rassegna continentale per nazionali, Dichiarazioni che faranno senz’altro piacere al presidente federale e allo stesso commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini più volte lamentatosi pubblicamente per la mancanza del pubblico negli stadi.
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Euro 2020, il Governo fissa il numero di spettatori per la fase finale
“Non potevamo perdere un evento così importante come gli Europei – ammette il sottosegretario Costa -; un evento che deve rappresentare un messaggio di fiducia: la consapevolezza che, da parte della politica, c’è la capacità di programmare ed individuare un percorso che ci porti gradualmente alla normalità”
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Costa annuncia, su esplicita richiesta della Federcalcio e dell’Uefa, la percentuale di spettatori che lo stadio Olimpico potrà ospitare per le gare di Euro 2020: “Da parte dell’Uefa c’è stata la richiesta di riempire per circa il 25% gli stadi; una percentuale che corrisponde grosso modo a un numero compreso tra i 14 e i 15 mila spettatori all’Olimpico di Roma. Mi permetto di dire che questo è anche l’obiettivo del Governo – l’annuncio di Costa -. Abbiamo già incaricato il CTS (Comitato Tecnico Scientifico) per stilare un protocollo in grado di garantire l’ingresso degli spettatori in totale sicurezza”.
L’apertura dell’impiano capitolino per gli Europei però rappresenta solo l’inizio, un primo passo verso una riapertura graduale di tutti gli eventi sportivi: “Abbiamo dato disponibilità per organizzare gli Europei col pubblico – ribadisce Costa -, è chiaro che di lì in poi lavoreremo affinché tutti gli eventi sportivi possano avere il proprio pubblico“.