Olimpiadi Tokyo, arriva la prima decisione è ufficiale: il rischio Covid è troppo alto, un Paese attesissimo ha deciso di non partecipare
Mancano ancora tre mesi e mezzo al via delle Olimpiadi di Tokyo che al momento non sono a rischio anche se la pandemia non è sparita dal Paese. Ma intanto c’è una delegazione che ha deciso di rinunciare alla spedizione in Giappone e non cambierà idea. La Corea del Nord non ci sarà e la decisione è irrevocabile
L’annuncio arriva dal ministero dello Sport di Pyongyang “per proteggere gli atleti dalla crisi sanitaria globale causata dal Covid-19“. Una comunicazione ufficiale che cancella le speranze di Seul di creare una nuova connessione con la Corea del Nord per presentarsi compatti e lanciare un messaggio di pace.
Era successo nel febbraio 2018 in occasione delle Olimpiadi di Pyeoangchang quando le due delegazioni interrompendo decenni di guerra fredda avevano sfilato insieme. L’annuncio del governo di Pyongyang è stato pubblicato questa mattina sul sito web del Ministero dello Sport nordcoreano anche se fa riferimento ad una riunione del Comitato olimpico nazionale datata 25 marzo.
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La Corea del Nord da tempo ha dichiarato di essere un Paese libero dal Covid ma molti osservatori stranieri lo mettono in dubbio. Eppure lo sport sembrava poter aprire una nuova speranza e lo aveva dimostrato Kim Yo-jong (sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un) che nel 2018 aveva partecipato ai Giochi come inviata del fratello. 
Quelle di Tokyo saranno anche le prime Olimpiadi estive nelle quali la Corea del Nord non parteciperà da quando aveva boicottò i Giochi del 1984 di Los Angeles. E aveva fatto lo stesso quattro anni dopo a Seul, in Corea del Sud. Ma poi gli atleti nord coreani erano tornati regolarmente alle Olimpiadi di Barcellona 1992 e da allora gli atleti erano stati sempre regolarmente in gara.
