Ciclismo, la squalifica del ciclista svizzero Michael Schar durante il Gran Premio delle Fiandre scatena la reazione dell’Assocorridori
E’ l’argomento del giorno nel mondo del ciclismo. La squalifica di Michael Schar durante il Gran Premio delle Fiandre tiene banco nelle discussioni tra addetti ai lavori molto più della vittoria a sorpresa di Kasper Asgreen, 26enne danese della Deceuninck-Quick Step e gregario del deludente Alaphilippe, vincitore in volata sul favorito numero uno, il belga Mathieu Van der Poel della Alpecin-Fenix.
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Il 34enne corridore svizzero dell’AG2R Citroën Team è stato costretto a fermarsi dai commissari di gara per aver lanciato una borraccia ai tifosi assiepati sul ciglio della strada in un tratto del percorso in cui era vietato farlo. Il giudice posizionato alle spalle di Schar, che nel frattempo stava rientrando dopo un guaio meccanico, ha applicato alla lettera il nuovo regolamento e lo ha estromesso dalla gara.
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Ciclismo, l’Assocorridori attacca l’UCI: “Decisione assurda”
Unanime è scattata la solidarietà al ciclista elvetico da parte dei colleghi, schieratisi tutti fin da subito a fianco di Schar e contro la decisione dell’UCI (Unione Ciclistica Internazionale), investita da una pioggia di critiche. Tra i commenti più duri, quello del velocista tedesco Andrè Greipel: “Questa situazione sta diventando ridicola. I corridori hanno dedicato tutto l’inverno alla preparazione delle classiche e questa situazione non richiedeva di mettere fuori gara un atleta“.
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Non si è fatta attendere la presa di posizione dell’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani attraverso un comunicato ufficiale: “L’ACCPI ha partecipato in prima persona ai meeting dedicati ai nuovi regolamenti UCI grazie al vicepresidente Matteo Trentin. Nelle riunioni era stato detto che sarebbe stato consentito gettare in sicurezza le borracce in presenza di pubblico. Pretendiamo che nell’applicazione venga usato il buonsenso. Assolutamente d’accordo nel multare chi lancia rifiuti in modo indiscriminato. Una borraccia donata ai tifosi è l’emblema dello sport che fa bene al pianeta per eccellenza e alla passione di grandi e bambini”.