Una finale dominata quella della numero 1 del mondo anche per via delle precarie condizioni fisiche di Bianca Andreescu, costretta al ritiro nel corso del secondo set
Onore al merito di Bianca Andreescu che ha fatto di tutto per cercare di onorare la finale del torneo di Miami ma al quinto game del secondo set è stata costretta ad alzare bandiera bianca e a ritirarsi.
Barty, decima vittoria in carriera
Decisivo un infortunio alla caviglia occorso nel primo set alla Andreescu: inutile il ricorso al time e ai fisioterapisti. La tennista, pur stringendo i denti con estremo coraggio, non riusciva quasi a stare in piedi. Figuriamoci a correre.
Vittoria dunque per ritiro, (6-3, Rit. 4-0) per la numero 1 della classifica WTA Ashleigh Barty che si riconferma campionessa sul veloce di Miami dopo il titolo conquistato nel 2019. Lo scorso anno il torneo non si era disputato. Per la tennista australiana, che incrementa il suo vantaggio al vertice del ranking mondiale, è la decima vittoria in carriera in WTA.
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Infortunio decisivo
Una vittoria assolutamente meritata per Ashleigh Barty anche se fino a quando la Andreescu non si è fatta male la partita è stata tutt’altro che scontata. Meglio la Barty, sicuramente più aggressiva e versatile ma anche più attenta nella gestione di alcuni colpi fortemente influenzati dal forte vento.
Incassato e difeso il break decisivo nel primo set, l’australiana sfrutta alcuni errori di troppo della sua avversaria che poi rimane inchiodata da un infortunio che la costringe a uscire dal campo battuta e in lacrime che vedono la Barty infilare i primi quattro game consecutivi della seconda partita.