Federica Pellegrini da record, nessuna nella storia come lei

Federica Pellegrini da record, nella vasca di Riccione ha riscritto la sua storia personale e quella della Olimpiadi. Tokyo la aspetta

(Getty Images)

Sorrisi e lacrime, c’è tutto nella finale di Federica Pellegrini ai Campionati Italiani dei 200 stile a Riccione. Nessun dubbio che avrebbe vinto, ma le mancava ancora di fatto il tempo per staccare il biglietto che la porterà a Tokyo la sua quinta Olimpiade. Una risposta forte e chiara, con un tempo di due decimi sotto al limite fissato dalla Federazione.

Significa essere dentro alla sua quinta Olimpiade e la mente vola già al 28 luglio, giorno della finale nei suoi 200 stile. Ad Atene 17 anni fa l’ha beffata la Potec, quattro anni dopo a Pechino le ha messe tutte in fila. Ed è ancora lì a prenotare un posto al sole.

(Getty Images)

Dopo i sorrisi, le lacrime. “Gli ultimi non sono stati mesi semplici. Già per me nuotare questo tempo non è stato facile da accettare, c’era tanto lavoro da fare. E c’era anche rabbia per il decimo di troppo nei 100, potevo togliermi il peso anche lì. Direi che ora si respira molto meglio. Sarà la quinta Olimpiade, sono tante”.

LEGGI ANCHE QUESTO ARTICOLO>>> Nuoto, Campionati italiani: aspettando Federica Pellegrini c’è Paltrinieri

Nuoto, non solo pellegrini: Martina Carraro e Nicolò Martinenghi record nella rana

L’emozione e le suggestioni evocate da Federica Pellegrini non cancellano però gli altri grandissimi risultati di giornata. Martina Carraro nella finale dei 100 rana sapeva di giocarsi tutto nel derby con Arianna Castiglioni per seguire la baby fenomeno Pilato a Tokyo. Doveva fare una gara pazzesca, la fidanzata di Fabio Scozzoli, ed è andata fino in fondo demolendo il record italiano, prima donna a scendere sotto i 66 secondi con 1’05.85. Pilato e Castiglioni seconde a 14 centesimi, ma quest’ultima a Tokyo non andrà.

(Getty Images)

Altro record, con un tempo fantastico, per Nicolò Martinenghi nei 50 rana (gara che però non è olimpica). Era importante lanciare un messaggio al dominatore degli ultimi anni, Adam Peaty, ed è arrivato. La finale olimpica nei 100 ha un favorito chiaro, ma appena alle spalle ci sarà pure lui. E ora aspettiamo di nuovo Paltrinieri e Detti nei 1500, pure a Simona Quadarella.

Gestione cookie