Cristiano Ronaldo, la fascia gettata a terra per il gol non dato durante la sfida tra Serbia e Portogallo diventa il pretesto per fare beneficienza
Cristiano Ronaldo vince ancora. Il fuoriclasse portoghese della Juventus è riuscito a passare dalle critiche feroci, in buona parte giustificate, agli elogi di appassionati e addetti ai lavori. Tutto nasce dall’ormai celebre gesto della fascia da capitanoscaraventata a terra nel corso del match di qualificazione ai Mondiali del Qatar tra Serbia e Portogallo; CR7, furibondo per un pallone entrato clamorosamente in rete ma non visto dall’arbitro olandese Makkelie che non ha assegnato il gol, per la rabbia ha gettato la fascia a terra uscendo contestualmente dal campo.
LEGGI ANCHE>>>Calciomercato Juventus, Paratici ha scelto il partner per CR7: la svolta
Un’esplosione di rabbia che ha inevitabilmente sollevato un vespaio di critiche e polemiche. Il campione portoghese ha reagito chiudendosi a riccio cercando di smaltire la delusione grazie alla vicinanza dei suoi affetti più cari.
LEGGI ANCHE>>>Calciomercato Juventus, scelta la prossima squadra di Ronaldo: c’è la conferma
Cristiano Ronaldo, la fascia buttata a terra diventa l’occasione per fare del bene
Cristiano Ronaldo però non è solo un fenomeno sul rettangolo verde e con un’intuizione degna della sua classe ha trasformato le critiche in applausi: la famigerata fascia è stata messa all’asta e battuta (quindi venduta) per la ragguardevole cifra di 64mila euro a scopo umanitario: il ricavato sarà utilizzato per fornire le cure mediche a un bambino serbo di sei mesi bisognoso di assistenza medica all’estero e affetto da una grave malattia degenerativa, l’atrofia muscolare spinale.
LEGGI ANCHE>>>Cagliari-Juventus 1-3: highlights, voti e tabellino della partita di Serie A
A dare l’annuncio dell’avvenuta vendita all’asta della fascia di Cristiano Ronaldo è stato Jovan Simic, fondatore dell’organizzazione Together for Life che ha anche ringraziato il vigile del fuoco che ha raccolto la fascia da terra e l’ha offerta all’organizzazione umanitaria poi preoccupatasi di organizzare la vendita all’asta. Tutto ovviamente con il placet del capitano del Portogallo.