Ciclismo, decisione clamorosa: fuori a tempo indeterminato, in attesa delle sentenze sul futuro della squadra. Il Giro d’Italia è a rischio
Una mossa forte per uscire da una situazione complicata che rischia di compromettere il presente e soprattutto il futuro della squadra. Il team Vini Zabù, dopo la positività all’Epo di Matteo De Bonis, ha deciso di sospendere tutti i suoi corridori. O meglio, continueranno ad allenarsi ma senza partecipare alle corse alle quali era iscritta da qui alle prossime settimane.
Una mossa per dimostrare la buona fede della squadra che professa la sua estraneità al secondo caso nel giro di pochi mesi. E per salvare la partecipazione al Giro d’Italia 2021 che alò momento è a rischio, anche se paradossalmente dopo questa scelta potrebbe essere comunque tutto a rischio.
Vini Zabù, dopo il risultato del campione B di Matteo De Bonis, in caso di conferma della positività (ma sembrano esserci pochi dubbi visto che pare aver confessato) è a rischio. Potrebbe infatti scattare una sospensione da 15 a 45 giorni, ché nei mesi scorsi era già arrivata quella di Matteo Spreafic.
Così il direttore generale del team, Angelo Citracca (che è stato perquisito) al portale Cyclingnews ha spiegato la scelta: “Abbiamo deciso di non correre mentre le indagini sono in corso. Sembra la cosa giusta da fare. E abbiamo chiesto all’UCI di ascoltare il nostro punto di vista. Non abbiamo una data né sappiamo nulla su come si svolgerà il processo disciplinare”.
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Nel calendario della Vini Zabù per le prossime settimane c’erano la Scheldeprijs Classic della prossima settimana in Belgio, il Giro di Turchia e il Tour of Alps fra Trentino e Austria in preparazione del Giro d’Italia. Oggi però nessuno può dire se l’8 maggio la squadra sarà al via della prima cronometro individuale a Torino. “C’è il rischio che non corriamo“, ammette Citracca senza aggiungere altro.
E in effetti nelle prossime settimane RCS potrebbe decidere in attesa della sentenza di cancellare l’invito come Wild Card e dirottarlo su un’altra squadra. In testa alla lista c’è l’Androni-Sidermec, unica Professional rimasta fuori dagli inviti, anche se la polemica innescata dal team manager Gianni Savio con gli organizzatori non aiuterà. Oppure la Gazprom che ha un’anima italiana o ancora la Arkéa-Samsic con Nairo Quintana che il Girp lo ha vinto.
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