Un altro terremoto nel ciclismo dei professionisti dopo la notizia della positività all’EPO di Matteo De Bonis, i NAS procedono ad alcune perquisizioni, ci sarebbero anche degli indagati
Dopo la notizia della positività all’eritropoietina del ciclista Matteo De Bonis è destinata ad estendersi l’indagine su un nuovo caso di doping nel mondo del ciclismo dei professionisti.
Cislimo e doping: ancora EPO
I NAS di Firenze nel corso delle ultime ore hanno confermato di avere effettuato una serie di perquisizioni tra la sede della squadra di De Bonis, la Vini Zabù, e altri luoghi sede di allenamento, di ritiro o di residenza di ciclisti, tecnici e collaboratori. Ci sarebbero anche alcuni indagati: al momento tra gli iscritti al registro delle persone che dovranno rispondere alle domande dei magistrati ci sarebbero anche il team manager Angelo Citracca e il direttore sportivo Luca Scinto. La positività all’EPO di Matteo De Bonis è stata confermata anche dallo stesso team dopo le prime indiscrezioni pubblicate da alcuni giornali locali.
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Indagine e indagati
Le indagini sono state coordinate dalla magistratura di Pistoia che per le perquisizioni ha coinvolto i militari del NAS, il nucleo antisofisticazioni dei Carabinieri. La società ha ricevuto i militari in sede, nell’officina, in magazzino e in almeno altre ventidue tra case e sedi sociali di altri ciclisti e collaboratori. Praticamente tutta la squadra. Sarebbero stati prelevati diversi scatoloni di materiale, così come ha anticipo il Corriere Fiorentino. In mattinata è arrivata la conferma dai NAS di Firenze che “l’operazione era stata effettuata”. Ma senza ulteriori informazioni.
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Via dal Giro d’Italia?
L’indagine rischia di escludere la Vini Zabù dall’imminente Giro d’Italia in programma dall’8 al 30 maggio. La società aveva ricevuto una wild card per prendere parte alla corsa in rosa. Inevitabile anche la conferma della positività di De Bonis. La società per ora si è limitata a un comunicato ufficiale nel quale annuncia di aver convocato il ciclista nella propria sede di San Baronto “per l’accertamento integrale della verità”.
La Vini Zabù è attiva con una licenza Pro dal 2009. In precedenza la società aveva corso con altre denominazioni. ISD, Farnese, Vini Fantini, Southeast, Wilier Triestina e Neri Sottoli, e in altre casi si erano verificate indagini legate al doping nel ciclismo. Indagini che avevano portato alla sospensione di numerosi atleti tra i quali Danilo Di Luca, Mauro Santambrogio, Matteo Rabottini e più recentemente Matteo Spreafico.