Federica Pellegrini pronta per Tokyo: “Invecchio, ma non abbastanza”

La stella del nuovo italiano, Federica Pellegrini, accantona i suoi impegni televisivi e inizia il suo lungo percorso di allenamenti verso le Olimpiadi di Tokyo

Uno splendido scatto dai blocchi di partenza del centro di allenamento nazionale di Verona, dove è nata e cresciuta: e Federica Pellegrini si tuffa di nuovo verso l’ennesimo obiettivo, le Olimpiadi di Verona.

Pellegrini, la Divina

Federica Pellegrini altrimenti definita la Divina, Evinrude, Ghiaccio Bollente, o molto più semplicemente Fede, è pronta: “L’obiettivo è quello di sempre, le Olimpiadi” racconta la nuotatrice in una lunga intervista al canale televisivo Olympic Channel, gestito direttamente dal CIO che l’ha intervistata in esclusiva. Andando a smentire l’impressione di chi pensa che vedendola molto di più in televisione che in vasca – è stato uno dei giudici di “Italia’s got Talent” ed è richiestissima come testimonial pubblicitario – la sua carriera non sia più agonistica: “Per la verità non c’è giorno che non mi alleni. Sto inseguendo Tokyo con grande ostinazione ma so che nessuno mi farà degli sconti. Dovrò fare tutto da sola. Mi sento come una quindicenne alla sua prima esperienza”.

Testimonial straordinaria

Ogni volta che si parla di Olimpiadi l’immagine di Federica torna d’attualità. Prima scadenza i campionati italiani che iniziano mercoledì a Riccione, dove la nuotatrice veneta cercherà di ufficializzare il tempo necessario per andare a Tokyo, si tratta di scendere sotto l’1.56.9 per i 200 stile libero. Tanto per cominciare. Poi si vedrà. Indipendentemente da quelle che potrebbero essere le deroghe che in molti paesi e in molti sport apriranno le porte delle Olimpiadi indipendentemente da tutto. Si parla di un’edizione di Tokyo più ‘aperta’, tra centinaia di atleti reduci dal Covid o che non si sono potuti allenare regolarmente per mesi. Federica è una di queste: “L’età mi interessa relativamente anche se negli ultimi anni mi scopro sempre più ispirata da veterani. Come Roger Federer: invecchiando comincio a fare il tifo anche io per i vecchietti. Ma sto invecchiando bene, non troppo, non abbastanza. Lo spirito di sacrificio è quello di sempre. L’ambizione anche”.

Carriera inimitabile

Le Olimpiadi restano un’ossessione… il suo tatuaggio più amato: “Non li ho fatti a caso, ognuno di questi (sono 14 n.d.r.) ha il suo significato”. C’è il suo amatissimo gatto Mafalda, scomparsa qualche anno fa, le rose che significano amore, le piume che significano leggerezza, una fenice, tatuata sul collo, che forse è quello più conosciuto. Anche lei come la fenice è spesso rinata dalle sue ceneri: “Per un atleta non c’è niente come le Olimpiadi. Possono essere l’unica motivazione possibile, soprattutto in un momento del genere”.

Nel frattempo Federica si presenta ai campionati italiani e macina vasche su vasche: quella di Tokyo potrebbe essere la sua quinta olimpiade in una carriera che le ha portato in dote un titolo olimpico, sei mondiali, sette europei e 127 medaglie d’oro agli assoluti italiani. E quasi tre milioni di follower tra i vari social che alimenta regolarmente.