Europei, stadi aperti al pubblico ma con numeri ridotti: la Uefa vuole essere la prima ad imporre un cambio di passo, l’Inghilterra è pronta
In ritardo di un anno, ma con il pubblico: è questo il piano della Uefa per i prossimi Europei di calcio in programma tra giugno e luglio 2021. Secondo il calendario originale e mai modificato, le partite dovrebbero essere giocate a Roma, Monaco di Baviera, Bilbao, Amsterdam, Copenaghen, Dublino, Glasgow, San Pietroburgo, Bucarest, Baku e Londra.
Qui, in particolare, Wembley ospiterà le due semifinali e la finalissima. E il governo inglese è pronto, nelle parole ma anche nei fatti. Secondo il ‘Times’, l’esecutivo guidato da Boris Johnson starebbe valutando di aprire gli stadi a tutti i vaccinati.
Ne ha parlato oggi il ministro dello sport, Nigel Huddleston. “Vorremmo avere un buon numero di tifosi sugli spalti, anche se non posso garantire che raggiungeremo la piena capacità degli stadi. Vorremmo trascorrere un’estate serena e vorremmo che le persone si divertissero di nuovo”.
In effetti la Uefa punta su questo anche per dare un segnale positivo, considerando che a giugno buona parte dell’Europa avrà vaccinato ima fetta consistente di popolazione. Così ha imposto come obbligo ai Paesi organizzatori della singole partite di dare una conferma della possibile apertura entro il 7 aprile. Due settimane dopo saranno ufficializzati gli stadi.
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