Diritti Tv Serie A, prosegue l’empasse sull’assegnazione per il prossimo triennio. Le due contendenti, Sky e Dazn, battagliano a suon di lettere ai Presidenti
Il tempo stinge e i diritti tv della Serie A per il prossimo triennio (2021-24) non sono stati ancora assegnati. Dazn con i suoi 850 milioni all’anno per tutte le partite del campionato (di cui 3 in co esclusiva) è ferma a 11 voti favorevoli (Milan, Inter, Juventus, Lazio, Napoli, Fiorentina, Verona, Torino, Atalanta, Parma, Udinese). Ne mancano 3 per il quorum e il via libera mentre Sky (che ha offerto 750 per l’intero campionato sul satellite) attende l’evolversi della situazione e prepara la possibile contromossa.
Venerdì 26 marzo è stata convocata una nuova Assemblea per il voto. Se dovesse esserci ancora spaccatura, la deadline finale è fissata per il 29 marzo. Se in quest’ultima data l’assegnazione non è stata definita si procederà allora con un nuovo bando e altre offerte, ipotesi quest’ultima che preoccupa non pochi presidenti per possibili proposte al ribasso dopo le due iniziali.
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Diritti Tv Serie A, la mossa di Sky
Con lo stallo attuale e lo scenario di una possibile mancata decisione tutt’altro che da escludere, Sky, la cui proposta al momento non è stata votata formalmente, ha inviato una lettera a tutti i presidenti di Serie A nella quale si è detta a disposta a migliorare la propria offerta di 750 milioni nel caso di un nuovo bando.
Una mossa a sorpresa alla quale Dazn ha prontamente risposto con un’altra missiva nella quale ha stigmatizzato il comportamento dei rivali in quanto potrebbe mettere a rischio l’integrità della procedura di assegnazione. La stessa Dazn ha ribadito anche che procederà in tutte le sedi opportune per far valere i propri diritti.
Vedremo, dunque, come andrà a finire. L’impressione è che altri colpi di scena non mancheranno.