L’incredibile episodio, immediatamente diventato virale sui social, è avvenuto al torneo di Tennis ATP di Acapulco
Alcune proteste nel tennis hanno fatto storia. Da Jimmy Connors a John McEnroe, al nostro Fabio Fognini, spesso protagonisti di warning e anche di qualche penalizzazione.
Non sono mancati anche gli episodi divertenti, come la bizzarra la protesta di Fognini a Wimbledon quando per una sceneggiata del tennista spezzino in un match contro Melzer, l’arbitro Pascal Maria fu costretto a dargli un warning non riuscendo tuttavia a trattenere le risate. I due uscirono dal campo ridendo e scherzando e ancora oggi questo video, a distanza di qualche anno e dopo il ritiro del popolarissimo giudice di sedia, è uno dei più amati dagli appassionati di tennis italiano (lo trovate sotto).
L’episodio di Acapulco è molto più inquietante e meno divertente.
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Siamo al secondo turno di qualificazione del torneo ATP di Acapulco, in Messico. Il bosniaco Damir Dzumhur, 28 anni ex numero 23 della classifica mondiale maschile e attualmente al 125esimo posto del ranking ATP, affronta l’olandese Van De Zandschulp. Situazione di estremo equilibrio nel corso del primo set, 5-5. Dzumhur, in vantaggio 4-1, si è fatto rimontare ed è molto nervoso. Sul secondo scambio dell’undicesimo game, il, bosniaco lascia sfilare un colpo del suo avversario, convinto che la palla sia lunga. Ma la chiamata del giudice di sedia non arriva: e l’arbitro dà il punto all’olandese.
Dzumhur dà in escandescenze: prima insulta pesantemente l’arbitro. Poi molla la racchetta per terra e protesta in modo ancora più vivace avvicinandosi al centro del campo. Quindi, dopo un warning e quasi tre minuti di interruzione si riprende a giocare: ma Dzumhur continua nelle sue proteste.
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In un primo momento Dzumhur sembra volersi ritirare dal match. Poi ci ripensa e torna sul campo. Ma perde il game sul proprio servizio sbagliando tutti i colpi successivi. Sul 6-5 per Van De Zandschulp, altra interruzione, altre proteste: Dzumhur si avvicina alla sedia del giudice arbitro e gli dice in modo molto chiaro – lo si sente anche dal video di servizio della telecamera sul campo – “I’m gonna kill you”. Ti ucciderò.
A quel punto l’arbitro lo espelle dal campo e gli dà partita persa. Con Van De Zandschulp che lascia il campo silenziosamente, Dzumhur si avvicina minacciosamente all’arbitro prima di prendere borsone, racchette e andarsene. La partita si conclude ufficialmente con la squalifica di Dzumhur per comportamento irrispettoso e antisportivo.
Non è la prima volta che il tennista bosniaco si rende protagonista di episodi discutibili. A Parigi aveva minacciato di fare causa al Roland Garros dove gli avevano impedito di giocare dopo che il suo allenatore era risultato positivo al coronavirus.
Ora Dzumhur rischia una squalifica con una pesante sanzione economica.
La ricostruzione in video di quello che è accaduto con Dzumhur ad Acapulco
La ‘storica’ protesta di Fognini a Wimbledon
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