Tirreno-Adriatico, Tadej Pogacar sacca tutti a Prato di Tivo e mette le mano sulla corsa. Alla Parigi-Nizza gli risponde Primoz Roglic
Il ciclone sloveno soffia ancora forte, perché anche quest’anno ci vorrà vincere il Tour de France dovrà fare i conti con Tadej Pogacar e Primoz Roglic. Una doppia prova di forza, da una parte dalla Tirreno-Adriatico e dall’altra alla Parigi-Nizza ed entrambi hanno la corsa in mano.
Tadej Pogacar ha lasciato sfogare tutti i rivali nelle prime tre tappe della Tirreno ma al primo traguardo duro e vero, quello a Prati di Tivo ha fatto la differenza. Lo sloveno della UAE Team Emirates che a luglio difenderà la vittorie nel Tour 2020, ha piazzato l’attacco decisivo a 5 km resistendo poi alla rimonta di Simon Yates, arrivato a 6″. E ora guida la classifica con 35″ su Van Aert.
Più indietro Mikel Landa a 29″, Nairo Quintana a 31″, il leader della generale Wout Van Aert a 45″, la coppia Bernal-Thomas a 58″. Migliore degli italiani Matteo Fabbro della Bora settimo a 42″ mentre Vincenzo Nibali è arrivato dietro a Bernal.
LEGGI ANCHE QUESTO ARTICOLO >>> Tirreno-Adriatico, fenomeno Van der Poel a Gualdo Tadino
Primoz Roglic fa tripletta alla Parigi-Nizza, domani chiuderà in maglia gialla
Ancora Primoz Roglic invece alla Parigi-Nizza 2021. Lo sloveno ha vinto anche sul traguardo in salita di La Colmiane, terzo successo della settimana, dimostrando grande condizione ma poca magnanimità. Nel finale aveva staccato tutti gli avversari, con il solo svizzero Gino Mäder (Bahrain Victorious) davanti ed è andato a prenderlo a 50 metrik dal traguardo. Terzo il tedesco Maximilian Schachmann che aveva vinto la corsa un anno fa, solo 29esimo Fabio Aru.
Quelle VICTOIRE de @rogla !!!🏅🏅🏅
What a WIN for @rogla!!! 🏅🏅🏅#ParisNice pic.twitter.com/jDJ7DRSg0J
— Paris-Nice (@ParisNice) March 13, 2021
In classifica generale Roglic ha52″ sullo stesso Schachmann e 1’11” sul russo Vlasov. Domani la Parigi-Nizza terminerà con un’altra tappa modificata, Le Plan du Var – Levens di 93 km che prevede tre scalate della Côte de Duranus. Ma non è salita dura.